Presentata guida per visite specialistiche urgenti. Obiettivo: ridurre pressione su Pronto Soccorso

Trieste – Si è tenuta a Trieste martedì 4 giugno la conferenza stampa di presentazione della prima guida dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI) per la gestione delle visite urgenti specialistiche, indirizzata ai medici di assistenza primaria.

Il vademecum ai percorsi sanitari più appropriati si basa sulle più moderne evidenze scientifiche e sulle potenzialità delle strutture nell’attuale organizzazione di ASUGI.

Obiettivo del vademecum è quello di migliorare l’assistenza ai cittadini in caso di un’urgenza medica, come ad esempio un’emorragia all’occhio, un ascesso da incidere, un aggravamento della funzione renale ecc. Il paziente non è quindi in pericolo immediato di vita, ma dev’essere curato al più presto.

Secondo la nuova procedura, dopo essersi recato dal suo medico di medicina generale e ottenuto così un’impegnativa per visita specialistica urgente, potrà andare direttamente dal medico specialista (oculista, chirurgo, nefrologo etc,), evitando così di recarsi al Pronto Soccorso.

La guida, destinata innanzitutto ai medici di assistenza primaria, nasce infatti da un progetto innovativo che ha visto la collaborazione e il confronto tra i servizi che rappresentano la prima, fondamentale, spesso affollata porta d’accesso dei cittadini al servizio sanitario pubblico: il 118, il Pronto Soccorso, gli ambulatori dei medici di medicina generale.

La nuova procedura è stata presentata dai medici di medicina generale di Trieste Luca Maschietto (segretario Simg, Società italiana di medicina generale – Fvg) e Natascia Giani, ideatori del progetto, assieme al dottor Franco Cominotto, direttore della Struttura Complessa Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, alla dott.ssa Neva Lupinc, dirigente medico presso la Struttura Complessa Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza e al dottor Alberto Peratoner, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Emergenze Territoriali (118 di Trieste). Era presente l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi,

Intervenendo alla presentazione, Riccardi ha ricordato che ben tre pazienti su quattro si presentano al Pronto soccorso per problematiche che potrebbero essere affrontate diversamente.

Il sistema sanitario, che deve fare costantemente i conti con le risorse economiche e la mancanza di competenze, deve trovare le soluzioni adeguate per cercare di ridurre accessi inappropriati che finiscono per avere un impatto significativo sotto numerosi punti di vista.

Per l’assessore serve una riprogrammazione del sistema in grado di dare risposte più efficaci a tutte queste problematiche, tenendo conto delle continue innovazioni e dell’età media dei pazienti che continua a salire.

Va in questa direzione, ha concluso Riccardi, la decisione politica di allestire a Trieste la centrale del numero unico per le cure non urgenti 116117, che ha la funzione di sgravare in modo significativo una domanda di salute troppo spesso inappropriata.

Il numero telefonico 116117 è il numero unico europeo per l’accesso alle cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità/priorità di cura.

È uno strumento di comunicazione rivolto a tutti i cittadini senza alcuno obbligo di registrazione preventiva ma non può essere chiamato da un telefono cellulare bloccato in quanto non è un numero di emergenza sanitaria.

Rispondono operatori in lingua italiana e in lingua inglese.

Il numero è a chiamata rapida e non necessita di prefisso. Le chiamate possono essere effettuate da telefono fisso o mobile, non è limitato nel tempo ed è gratuito.

 

 

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