Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, selezionati i finalisti

Trieste – Territori devastati da conflitti, carestie, bambini cresciuti in prigione con le madri detenute, orfani di femminicidio e la difficile realtà della rotta balcanica sono i temi principali dei servizi finalisti della XXI edizione del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta.

Il premio, istituito in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Saša Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin, si conferma come un importante riconoscimento per i reportage che mettono al centro i bambini, le vittime più vulnerabili dei conflitti mondiali.

La giuria, presieduta dal giornalista Riccardo Iacona, ha selezionato i lavori finalisti tra oltre cento candidature provenienti dall’Italia e dall’estero.

Le sezioni del premio

Le sette sezioni del concorso includono: Rotta Balcanica, Reportage, Stampa Italiana, TV News, Radiofonia, Stampa Internazionale e Fotografia. I 24 finalisti concorreranno per i premi che verranno assegnati il 17 novembre a Trieste.

Le parole di Riccardo Iacona

Riccardo Iacona, presidente della giuria, ha sottolineato l’importanza dei lavori selezionati: “Sono molto contento del lavoro di selezione. Ci ha aiutato la missione del premio: mettere al centro dell’attenzione i bambini del mondo, i più fragili e colpiti dalle conseguenze delle guerre. Abbiamo privilegiato racconti sul campo che mostrano la complessità della nostra epoca, un buon segnale sullo stato del nostro giornalismo”.

I finalisti delle sezioni
  • Rotta Balcanica: Annalisa Camilli (Internazionale), Nicolò Giraldi (Today.it), Federica Sgorbissa (Il Post) raccontano il difficile percorso dei migranti sulla rotta balcanica.
  • Reportage: Francesca Mannocchi (La7 Attualità), Giulia Sabella e Marzia Amico (Report-Rai3), Nadia Zicoschi e Gianluca Della Valle (TG1-TV7) si concentrano sulle vicende di bambini vittime di violenza, abusi e migrazione.
  • Stampa Italiana: Alice Facchini e Iris Biasio (La Revue Dessinée Italia), Maddalena Oliva e Natascia Ronchetti (Il Fatto Quotidiano), Stefania Prandi (IrpiMedia) affrontano temi delicati come i bambini detenuti con le madri e le storie di famiglie alle prese con la transizione di genere.
  • TV News: I servizi di Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò (RaiNews), Olga Guerin e Goktay Koralton (BBC News), Livia Liberatore (Estovest) raccontano il dramma vissuto dai bambini in zone di guerra come l’Ucraina e lo Yemen.
  • Radiofonia: Giovanni D’Ambrosio (Tre Soldi – Rai Radio 3) e Azzurra Meringolo Scarfoglio (Giornale Radio Rai 1) portano alla luce le storie di migrazione e le testimonianze dirette dalle zone di conflitto.
  • Stampa Internazionale: Gabriella Jozwiak (The Telegraph) e Tom Parry (The Daily Telegraph) si concentrano sulla disperazione e la fame dei bambini nelle regioni del Tigrè e della Somalia.
  • Fotografia: Yakiv Liashenko (RFE, nella foto di copertina), Imad Haitam (The Telegraph), Mohamed Saber (Le Temps) sono in gara con immagini che immortalano i momenti più tragici e drammatici della guerra e delle sue vittime più giovani.

La cerimonia di premiazione del Premio Luchetta 2024 si terrà a Trieste il 17 novembre, celebrando i giornalisti che, attraverso il loro lavoro, danno voce a coloro che ne hanno più bisogno: i bambini vittime delle guerre e delle tragedie umanitarie.

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