Porto di Trieste in crescita anche se l’inflazione turca frena il traffico dei ro-ro
Trieste – Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) dell’Adriatico orientale ha approvato all’unanimità il rendiconto generale per l’anno 2018, che vede un utile di 15 milioni di euro.
Per il 2019 la trimestrale chiude con una crescita a doppia cifra per container e treni movimentati (2.670; +17,57%).
Il traffico dei rotabili è invece in calo di quasi un quarto, per via, riferisce l’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, del deprezzamento della lira turca. Una flessione che non si vedeva da diversi anni.
L’avanzo economico è superiore a 7 milioni, con un patrimonio netto di quasi 121 milioni di euro. L’amministrazione del Porto, che è pubblica, ha un record di puntualità nei pagamenti, mediamente 14 giorni prima delle scadenze contrattuali.
L’Autorità portuale dell’Adriatico orientale può permettersi quindi di investire nello sviluppo dei porti di Trieste e Monfalcone, che dimostrano “di saper gestire con oculatezza il proprio patrimonio”: così il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino.
“Un lavoro di grande equilibrio – continua D’Agostino – che porta notevoli risultati non solo nel settore finanziario e nelle scelte degli investimenti infrastrutturali, ma anche sul fronte del lavoro e del traffico merci”.
Tornando ai primi tre mesi di quest’anno, il traffico complessivo è sostanzialmente stabile, segnando un +0,1 per cento a 15 milioni di tonnellate. Sono stati movimentati 188,872 teu (+17%) e ben 631 mila tonnellate di rinfuse solide (+58%).
In leggera flessione le merci varie (-0,6%) e le rinfuse liquide (-1,7%), oltre, come detto, al ro-ro (-24,3%).