Polo logistico da 150mila metri quadrati a Porpetto: audizione in Consiglio regionale
Trieste – Di fronte a un progetto edilizio che potrebbe trasformare radicalmente il volto di Porpetto e che solleva non poche preoccupazioni tra i cittadini della Bassa friulana, la IV Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approfondito la questione in un’audizione dedicata.
Il progetto, avanzato da una multinazionale della grande distribuzione, prevede la realizzazione di un polo logistico su 150.000 mq di superficie coperta, con un’altezza che potrebbe raggiungere i 20 metri, estesi su un’area complessiva di 300.000 mq. Il tutto su un terreno agricolo appartenente alla Tenuta ai Laghi.
Il Comitato “No Polo Logistico – Difendiamo il territorio”, guidato da Roberto Movio, ha denunciato il rischio di un consumo irreversibile di suolo agricolo: “le dimensioni del polo progettato – ha detto – supererebbero di 4/5 volte l’ospedale di Jalmicco, due volte e mezzo lo stadio di Udine e 10 volte il volume delle abitazioni di Porpetto”; senza tenere conto poi – ha rimarcato in aula – “dell’enorme consumo idrico, circa 3 milioni di metri cubi, che peseranno sulle false acquifere della zona e l’aumento del traffico dei mezzi pesanti che inciderà in maniera negativa sulle emissioni di co2, ma anche sulla sicurezza”.
Sul tavolo della discussione, tuttavia, si sono levate voci contrastanti. Il sindaco di Porpetto, Andrea Dri, ha sottolineato che il progetto, nella sua forma attuale, non corrisponde più alla proposta del 2023 e che l’Amministrazione comunale ha già chiesto un ridimensionamento ai proponenti. Secondo il sindaco, l’iniziativa rappresenta una possibilità di sviluppo per la Bassa friulana, in grado di generare posti di lavoro e di portare entrate finanziarie significative, migliorando i servizi per la cittadinanza.
L’architetto Luciano Snidar, incaricato del progetto, ha poi rassicurato i presenti, affermando che Porpetto è stata scelta per la sua già elevata viabilità e che non si prevede un impatto acustico rilevante.
Il sindaco di Gonars, Ivan Boemo, ha manifestato preoccupazione per le ripercussioni sulla viabilità, mentre il sindaco di Carlino ha preferito attendere la presentazione del progetto definitivo per esprimere un giudizio.
Allo stesso modo, i consiglieri regionali di opposizione – tra cui quelle di Furio Honsell di Open Sinistra FVG e di Francesco Martines del Partito Democratico – hanno evidenziato la necessità di una valutazione più approfondita, lamentando un deficit informativo e la mancanza di una valutazione d’impatto ambientale. Anche le consigliere Rosaria Capozzi (M5S) e Serena Pellegrino (Avs) hanno insistito sull’urgenza di rendere pubblici i dettagli planimetrici,
Una voce critica si è levata anche dalla maggioranza: il consigliere Igor Treleani (Fratelli d’Italia) ha criticato la mancata aderenza agli strumenti di pianificazione regionale.
A confermare l’importanza di un approccio coordinato, ancora tra le fila dell’opposizione, il consigliere Marco Putto (Patto per l’Autonomia-Civica FVG) ha sottolineato la necessità di una pianificazione regionale a monte, affinché progetti di tale portata possano essere valutati in maniera trasversale e condivisa.
In questo contesto, l’Assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante, ha annunciato che la Regione sta lavorando alla redazione di un disegno di legge che riconosca una competenza diretta nella disciplina degli insediamenti logistici superiori a tre ettari, strumento destinato a fornire un coordinamento regionale in attesa dell’approvazione del Piano di Governo del Territorio.
Concludendo, mentre il progetto non è ancora definitivo e la documentazione completa dovrà ancora essere esaminata, il tema tornerà in Commissione per ulteriori approfondimenti. Nel frattempo, il Comitato dei cittadini continua a mobilitarsi e a promuovere una raccolta firme, chiedendo trasparenza e il mantenimento della destinazione agricola del terreno.