Per “Teatro a Leggio” va in scena “Il dubbio” rivisitato da Daniela Gattorno e Marco Cesaratto al Teatro Orazio Bobbio di Trieste
Trieste – Va in scena lunedì 24 gennaio alle 17.30, nell’ambito della stagione di “Teatro a Leggio”, la rassegna organizzata dall’Associazione Amici della Contrada che si tiene regolarmente da 23 anni al Teatro Orazio Bobbio, “Il dubbio” di John Patrick Shanley, testo controverso reso celebre dal film con Meryl Streep, qui tradotto da Daniela Gattorno insieme a Marco Cesaratto.
La regia e l’adattamento di questo leggio sono della la stessa Gattorno che sarà sul palco insieme a Elke Burul, Lorenzo Zuffi ed Enza De Rose.
«Un testo davvero intenso – racconta Daniela Gattorno – che tiene il lettore, come speriamo lo spettatore, attento e teso fino alla fine. “Il dubbio può essere un legame tanto forte e rassicurante quanto la certezza” questa è una piccola parte della lunga battuta iniziale di Padre Flynn, qui interpretato da Lorenzo Zuffi, e ci accorgeremo al termine della pièce di quanto questa affermazione possa essere vera.».
La storia si svolge durante l’inverno del 1964 all’interno della prestigiosa scuola cattolica di St. Nicholas. Shanley attraverso i dialoghi scritti con maestria, fa intravedere ciò che avviene fuori dalle mura dell’Istituto: l’America razzista, le tensioni sociali e i conflitti generati dalla voglia di cambiamento, ma il focus del testo ruota attorno al terribile dubbio di Suor Beauvier, interpretata da Elke Burul, nei confronti di Padre Flynn. I due protagonisti sono affiancati dalla giovane Suor James, interpretata da Enza De Rose e dalla Sig.ra Muller madre di uno studente, interpretata proprio da Daniela Gattorno.
«Naturalmente non voglio anticipare – continua l’attrice – se e come i dubbi si dipaneranno. Posso solo dire che la ricerca della verità sarà perseguita fino all’ultima riga dall’inarrestabile e incorruttibile Suor Beauvier guidata solo dall’altissimo senso di responsabilità verso i suoi studenti».
Questo dramma teatrale, scritto da John Patrick Shanley, è valso all’autore il Premio Pulitzer nel 2005.
«Come sempre – conclude Daniela Gattorno – lavorare su testi nati per il teatro e scritti da grandi drammaturghi, ci regala grandi soddisfazioni: i dialoghi risultano fluidi con un ritmo perfetto e spesso ci fanno riflettere su temi importanti e di sostanza. In questo caso il tema è scomodo perché tocca uno dei più inaccettabili e mostruosi delitti che l’uomo possa compiere, ma come regista e attrice è davvero interessante e necessario scandagliare le dinamiche e le pieghe delle umane vicende, anche quelle più odiose».
Rinnovi e nuove adesioni vengono accolte al Teatro Bobbio ogni pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Sarà possibile tesserarsi anche nelle giornate delle letture di “Teatro a Leggìo”, ma tassativamente dalle 16.00 alle 17.00. Trovate tutte le informazioni sulla pagina dedicata all’Associazione sul sito su www.contrada.it