Per i 300 anni del Porto a Trieste la IV edizione del Forum Pietrarsa con il ministro De Micheli
Trieste – Nella ricorrenza dei 300 anni dalla fondazione del porto si è svolta al Molo IV di Trieste giovedì 24 ottobre la IV edizione del Forum Pietrarsa sul trasporto ferroviario commerciale, con il titolo “La sfida del Mercato Eurasiatico. Il Corridoio Intermodale Adriatico per il rilancio dell’industria italiana”.
L’appuntamento annuale, organizzato da Assoferr, Associazione degli operatori ferroviari e intermodali, con la partecipazione di Confetra e Confindustria, aveva preso avvio quattro anni fa al Museo di Pietrarsa (Napoli – Portici) della Fondazione FS. Le prime due edizioni si erano svolte presso il Museo, la terza aveva avuto luogo a Genova.
Al centro dell’edizione triestina il rilancio del trasporto ferroviario e l’intermodalità delle merci.
Il Forum è stato introdotto dal videomessaggio di saluto di David Sassoli, presidente dell’Europarlamento.
Tra i partecipanti al convegno, il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli (PD), l’assessore regionale alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti, il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Alto Adriatico Zeno D’Agostino, Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Meridionale, Luigi Francesco Cantamessa, Direttore della Fondazione FS Italiane. Per il comune di Trieste era presente il vice sindaco Polidori.
“Il convegno – spiegano Confindustria, Confetra e Assoferr – è stata l’occasione per fare il punto sullo stato delle ferrovie e delle infrastrutture in Italia. Questa edizione ha avuto un taglio internazionale, poiché il nostro Paese deve diventare strategico anche fuori dai nostri confini e avviare una collaborazione con i nostri competitors stranieri per creare un sistema di trasporto integrato e interconnesso”.
Zeno D’Agostino, in veste di “padrone di casa”, ha affermato che Trieste è una delle capitali delle ferrovie e del trasporto ferroviario merci. “Abbiamo numeri che crescono continuamente. – ha detto D’Agostino. – Aumenta anche il dato relativo, nel senso che noi oggi per esempio nel trasporto container abbiamo già raggiunto il 55% della movimentazione ferroviaria merci. Ciò significa che l’obiettivo che ci siamo dati a livello europeo di raggiungere entro il 2050 il 50%, qui a Trieste, nel 2019, l’abbiamo già superato”.
Il ministro De Micheli, nel concludere il Forum, ha affermato che “Trieste dà già molto al Paese ed è soprattutto in linea con quelle che sono i desiderata di questo Governo, anche per la tipologia degli investimenti che abbiamo previsto nella legge di Bilancio e nella nota di aggiornamento degli investimenti di Rfi”.
“Una città già infrastrutturata così – ha aggiunto – può potenziare ulteriormente il suo ruolo di collettore tra Est e Ovest e il suo ruolo logistico nel nostro Paese e credo che anche i numeri supportano questa scelta e questa tesi”.
Il che, ha concluso il ministro, “incrementa la possibilità di sviluppo e anche di attrazione di investimenti stranieri e privati”.
Così l’assessore Pizzimenti: “La Regione sta investendo in maniera significativa sul sistema intermodale e logistico del Friuli Venezia Giulia, coerentemente a una visione strategica che ha come primario obiettivo lo sviluppo economico e occupazionale del territorio”.
L’assessore, ricordando l’importanza della ferrovia nelle performance di crescita del porto di Trieste registrate in questi ultimi anni, ha sottolineato come questo incremento dei traffici abbia fatto da volano per gli altri poli infrastrutturali della regione: gli scali di Monfalcone e Porto Nogaro “complementari a quello Trieste” e i quattro interporti (Fernetti, Cervignano, Pordenone e Gorizia).
“Proprio questa capacità infrastrutturale e intermodale – ha rimarcato Pizzimenti – è diventata un rilevante fattore di competitività per la regione che ha assunto un ruolo centrale di piattaforma logistica per i mercati dell’Europa Centro-Orientale”.
“Prova ne è – ha concluso l’assessore – il grande interesse manifestato dalla Cina per il porto di Trieste all’interno del progetto della Via della Seta, in un’ottica che si estende a tutta la rete logistica e intermodale del Friuli Venezia Giulia”.