Palmanova è ufficialmente patrimonio dell’umanità Unesco con le Opere di difesa veneziane
FVG – Palmanova è ufficialmente patrimonio dell’umanità. La notizia dell’ambito riconoscimento è giunta da Cracovia (Polonia) dove il Comitato per il Patrimonio Mondiale, riunito nella 41ª sessione, ha accolto la candidatura delle Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra – Stato da Mar occidentale, che include la città fortezza di Palmanova con la sua cinta stellata seicentesca.
“Sono felicissima, il riconoscimento di Palmanova a patrimonio dell’umanità è un risultato storico straordinario che riempie di orgoglio il Friuli Venezia Giulia e l’Italia intera” è stato il commento a caldo della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
“È un risultato tanto più eccezionale in quanto frutto di una candidatura transnazionale che unisce l’Italia alla Croazia e al Montenegro, facendo del Friuli Venezia Giulia l’anello di congiunzione di un itinerario tra terra e mare che assegna all’Adriatico un valore unificatore”.
Oltre alle città italiane, la capofila Bergamo e Peschiera del Garda, la candidatura include a patrimonio dell’umanità, Zara e Sebenico in Croazia e Cattaro in Montenegro “creando l’opportunità di ripristinare, nel segno della comune matrice storica, un itinerario europeo di elevato interesse culturale e politico, poiché anticipa nell’unione culturale l’ambizione di alcuni paesi dell’area balcanica che da anni guardano con interesse all’ingresso nell’Unione europea”, sottolinea Serracchiani.
“Con questo riconoscimento la nostra piccola regione conferma il suo grande patrimonio artistico, che oggi annovera ben cinque siti Unesco”, sottolinea la presidente ricordando Aquileia, iscritta a patrimonio dell’umanità con la Basilica paleocristiana nel 1998, la Cividale longobarda (2011) i siti naturalistici delle Dolomiti (2009) e il sito palafitticolo del Palù di Livenza (2011).
“Mi congratulo con il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, e con tutta la giunta comunale per aver perseverato con tenacia un traguardo raggiunto nell’arco di poco più di un mandato”, aggiunge Serracchiani che ringrazia “l’impegno profuso dal ministro Dario Franceschini nell’accompagnare il Comune di Palmanova e le altre città italiane, nel difficile percorso, non facendo mancare mai il proprio attivo interesse nei momenti anche critici che hanno caratterizzato l’iter procedurale”.
“Ora la Regione è pronta a tornare al lavoro per dare ali alla valorizzazione del cluster delle città Unesco, consapevole di essere l’unica regione italiana a poter vantare tre perle come Aquileia, Cividale e Palmanova, in pochi chilometri, che abbracciano 2000 anni di storia, dall’antichità al Rinascimento, passando per il Medioevo”.