Ordinanza n. 45, ulteriori misure anti Covid dal 6 dicembre: sconsigliate visite a parenti e amici
Trieste – Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha illustrato l’ordinanza contingibile e urgente n. 45 di Protezione civile “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2”, che sarà in vigore da domenica 6 dicembre fino a venerdì 15 gennaio 2021.
“Il fatto di essere stati riportati in area gialla non significa che il pericolo sia finito – ha detto Fedriga. – Anzi, un allentamento nei comportamenti potrebbe comportare il ritorno in un regime più severo di restrizioni, senza dimenticare il volume di stress a cui sono sottoposti tutti gli operatori del sistema sanitario regionale, che ringrazio personalmente per il grande e valoroso lavoro che stanno facendo. Proprio per questi motivi abbiamo emesso un’ordinanza, al fine di porre delle limitazioni, anche sotto forma di raccomandazione, per evitare quelle situazioni di rischio che potrebbero compromettere i sacrifici fatti finora”.
Secondo i dati, la fonte di contagio preminente in questa seconda fase è l’ambito familiare. A tale proposito, il presidente ha evidenziato il passaggio dell’ordinanza nel quale si raccomanda di evitare le visite a parenti o amici non riconducibili alla cerchia dei conviventi.
“Mi rendo conto – ha spiegato il governatore – che, sotto molti punti di vista, questo possa rappresentare un sacrificio, ma è proprio in queste situazioni che si abbassano le protezioni e nella convivialità il virus trova modo con più facilità di diffondersi”.
Ricordando come i numeri del contagio siano ancora significativi, il governatore ha detto che il dato dei positivi riflette il numero considerevole di tamponi eseguiti che “sfiora i 10mila al giorno”. “Più ne facciamo – ha spiegato – e più riusciamo a contrastare il Covid, anche se questo determina una lievitazione dei casi rispetto ad altre situazioni dove se ne fanno di meno”.
Da parte sua il vicegovernatore Riccardi, dopo aver passato in rassegna gli indicatori in miglioramento che hanno riportato in area gialla la regione, ha rilevato come in questa seconda ondata ad essere colpito è soprattutto il territorio che fa capo all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.
Le misure dell’ordinanza
Secondo l’ordinanza, la somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 11.00 fino alla chiusura (ore 18.00) si svolga esclusivamente con consumazione da seduti sia all’interno che all’esterno degli stessi locali, su posti regolarmente collocati e in ogni caso nel rispetto delle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni (distanza minima interpersonale di un metro).
Sul fronte delle misure di protezione della fascia della popolazione più anziana, viene raccomandato agli esercenti di riservare l’accesso ai negozi di alimentari alle persone con almeno 65 anni preferibilmente dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Sempre nell’ambito delle raccomandazioni i cittadini vengono invitati a non recarsi in altra abitazione di un nucleo familiare diverso dal proprio se non per necessità o motivi di lavoro. Inoltre viene raccomandato di svolgere attività sportiva in posti non affollati e non utilizzare il trasporto pubblico se non per necessità.
Infine, è previsto il limite di ingresso di una persona per nucleo familiare nei negozi di alimentari (salvo accompagnatori necessari) e il limite di capienza negli esercizi commerciali generici rispetto alla superfice (una persona ogni 20 mq per negozi con più di 40 mq). Nel caso quest’ultima regola non venga rispettata, le attività commerciali e di ristorazione rischiano la sanzione della chiusura. Resta il divieto di non consumare cibi e bevande acquistate per asporto nelle vicinanze del luogo di acquisto o comunque in zone affollate.