Operazioni del Corpo forestale in collaborazione con Asugi: individuati e recuperati animali maltrattati

Gorizia – Il Corpo forestale regionale della stazione di Gorizia ha recentemente concluso tre operazioni significative che hanno portato al sequestro di diversi animali, tra cui pappagalli, cani e animali da cortile.

In particolare, a San Canzian d’Isonzo, è stato sequestrato un pappagallo della specie amazzone europagliata nuca gialla, trovato senza anello identificativo e in condizioni di grave sofferenza.

I recuperi sono avvenuti grazie alla collaborazione tra i forestali e il personale veterinario dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina.

Ipotizzati, nei confronti dell’uomo che deteneva il volatile, i reati di maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura.

Pochi giorni dopo sono stati sequestrati altri 5 pappagalli e un cane che vivevano privi di acqua e cibo e in pessime condizioni igienico-sanitarie.

A Cormons i forestali hanno collaborato con i carabinieri e i veterinari di Asugi nell’attività di sequestro in un’abitazione di campagna. Qui hanno trovato, maltrattati e denutriti, tre cani di cui due della razza simil bulldog francese e un segugio sprovvisto di microchip, non registrato all’anagrafe canina regionale e legato con una catena fissa ancorata a una colonna.

Sono stati sequestrati pure conigli e galline in pessime condizioni di detenzione. L’uomo e la donna proprietari degli animali sono stati denunciati.

A Sagrado sono stati sequestrati due cani: un american stafford-shire terrier e un bassotto, anche questi privi di microchip e non registrati all’anagrafe canina regionale. Gli animali erano detenuti in un piccolo giardino, erano sprovvisti di un ricovero ed esposti giorno e notte alle intemperie non avendo accesso all’abitazione. Le due persone che li detenevano sono state denunciate.

Tutti gli animali sono stati affidati in custodia giudiziale al Centro di Recupero di Fauna Selvatica di San Canzian d’Isonzo e al canile di Gorizia.

Le operazioni hanno messo in evidenza il problema del maltrattamento e dell’abbandono degli animali nella regione, evidenziando la necessità di un intervento più incisivo per garantire la loro protezione e benessere

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