Omicidio di Giulio Regeni, gli inquirenti egiziani respingono l’indagine delle autorità giudiziarie italiane
Roma – Gli inquirenti egiziani del caso Regeni respingono la decisione dei colleghi italiani di iscrivere nel registro degli indagati alcuni agenti dei servizi egiziani, presentata durante l’ultimo incontro al Cairo. Lo riferisce una fonte giudiziaria egiziana all’agenzia Mena.
Analoga richiesta era stata presentata nel dicembre 2017, ma era stata rifiutata perché – si afferma – nella legge egiziana “non esiste” il registro degli indagati. La stessa fonte sottolinea come l’attività di sorveglianza degli agenti rientri nei loro compiti.
Gli inquirenti egiziani – ha detto una fonte giudiziaria egiziana alla Mena, riferendo dell’incontro tra i pm dei due paesi avvenuto mercoledì scorso al Cairo – hanno chiesto ai colleghi italiani di indagare sul perché il ricercatore fosse entrato in Egitto con un visto turistico, e non con un visto per studenti, nonostante avesse in programma di condurre una ricerca accademica.