Oltre 30 candidature al tirocinio per marionettisti promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Trieste – Ha suscitato un’attenzione notevole il tirocinio “L’arte delle marionette: una tradizione da riscoprire” incentrato sulla formazione della figura del marionettista, opportunità professionale e valorizzazione di un inestimabile patrimonio artistico si intrecciano in una proposta colta da oltre 30 candidati, impegnati in questi giorni nel primo recruiting di selezione. Promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione Centrale Lavoro e organizzato da ENAIP e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Alla chiamata pubblicata sul sito della Regione a fine ottobre, hanno risposto oltre 30 candidati, che in questi giorni – il 25 e 26 novembre negli spazi dello stabile regionale – hanno partecipato al recruiting di selezione. I candidati che risulteranno idonei prenderanno parte a un corso di formazione di 300 ore – comprensivo di stage – tenuto da docenti, artisti e professionisti del settore che li introdurrà alle diverse tecniche di animazione del teatro di figura.
Il percorso formativo si pone ad un tempo l’obiettivo di offrire la possibilità di approcciarsi a un mestiere molto particolare, complesso e basato su una sapienza antica, creando figure professionali complete e di valorizzare e assicurare una continuità all’arte delle marionette, che la Regione del Friuli Venezia Giulia e il Teatro Stabile regionale hanno particolarmente a cuore, come depositari del patrimonio preziosissimo di Vittorio Podrecca e dei suoi “Piccoli”, preziosissime e storiche marionette che dal primo Novecento hanno ottenuto successo e celebrità in tutto il mondo.
«La cultura è sempre stata base fondante del potenziale economico dell’Italia» dice Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia. «A maggior ragione ne avrà nel prossimo futuro quando la competizione sarà giocata sulla qualità, sull’innovazione, sulla riscoperta delle capacità artistiche che noi produciamo e il mondo ci copia. Sostenere lo sviluppo di competenze specialistiche e garantire il trasferimento delle conoscenze nel settore del patrimonio culturale significa tutelare e valorizzare la ricchezza del patrimonio artistico italiano. Le professionalità che stiamo formando sono sentinelle di una parte dell’identità storica del Friuli Venezia Giulia e a loro vogliamo garantire un profondo rinnovamento per sviluppare e comunicare al mondo le nostre eccellenze».
«L’arte di Vittorio Podrecca, così legata alle nostre terre e al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ha fatto conoscere la nostra regione in tutto il mondo» commenta il Presidente del Teatro Stabile Francesco Granbassi.
«Uno dei primi obiettivi che come CdA ci siamo dati era proprio di dare nuova vita ad un patrimonio culturale inestimabile – quello dei “Piccoli” di Podrecca – rimasto dormiente per molto tempo. Un mestiere antico ma ancora attualissimo, quello del marionettista; e che grazie alla sensibilità e all’attenzione dimostrata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’assessore Alessia Rosolen, darà la possibilità di formare una figura professionale che in queste zone stava scomparendo. Il teatro di figura è un genere che riscuote grandissimi consensi, in molte parti del mondo e in maniera anagraficamente trasversale. Il lavoro dei marionettisti è artistico, artigianale, molto completo e affascinante: lavorano con il proprio corpo, con la voce che viene prestata alle marionette in scena, dunque devono padroneggiare la recitazione, la drammaturgia e tutti gli aspetti che sono propri di questo particolarissimo tipo di messinscena. Tutti aspetti che verranno affrontati durante il corso grazie ad un pool di docenti di alto profilo, alcuni dei quali hanno partecipato alle trionfali tournée dei “Piccoli” dal Suda America all’Australia. Al Rossetti siamo convinti che grazie alla riscoperta e valorizzazione di questo patrimonio si possano creare occasioni e nuove opportunità di lavoro. E siamo veramente entusiasti del livello qualitativo dei curricula ricevuti».