Nuovi uffici della Regione Friuli Venezia Giulia in Porto Vecchio a Trieste: firmato accordo

Trieste – Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, consorzio Ursus e Segretariato regionale del ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia hanno firmato ieri 29 novembre l’Accordo di programma per la riqualificazione e lo sviluppo del Porto Vecchio di Trieste e per l’insediamento in unica sede dei nuovi uffici regionali.

Il testo prevede che la Regione conceda un contributo al Comune di Trieste dell’importo di 10,673 milioni di euro per l’acquisizione di quattro strutture nell’area del Porto Vecchio (Magazzini 7 e 10, Edificio 118 e Hangar 21) da destinare ad attività istituzionali e del territorio. A queste si aggiunge l’Edificio 117, che il Comune assegnerà alla Regione per essere adibito a nuova sede del Centro per l’impiego. Le opere di urbanizzazione primaria saranno eseguite dal Comune di Trieste e saranno finalizzate a dare funzionalità agli edifici acquisiti dalla Regione.

La conferenza stampa è stata introdotta dall’assessore al Patrimonio e Demanio Sebastiano Callari, che ha rimarcato come l’accordo risponda agli obiettivi strategici di “eliminare l’eccessiva frammentazione degli uffici regionali a Trieste e di contenere le spese di gestione degli immobili di proprietà dell’Amministrazione regionale”. Il rappresentante dell’Esecutivo ha poi ricordato che la Giunta ha stanziato ulteriori 10,5 milioni di euro nell’assestamento 2022 per la valorizzazione generale del Porto Vecchio.

“L’accordo firmato oggi dalla Regione per il recupero del Porto Vecchio di Trieste rappresenta l’inizio di un percorso che conferirà un prezioso valore aggiunto alla città e al territorio. La Pubblica amministrazione deve essere il primo soggetto a credere in progetti di riqualificazione così importanti”.

Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

“L’avvio del progetto – ha sottolineato Fedriga – porterà più di mille persone a lavorare in Porto Vecchio e, di conseguenza, avrà una forte capacità attrattiva verso tutta la parte dei servizi necessari alle future aziende che vi si insedieranno. Sarà inoltre un’opportunità per ottimizzare le risorse regionali, tramite l’accentramento degli uffici e la vendita degli edifici che non verranno più utilizzati. Non ultimo, si tratta di un investimento di alto valore artistico, che consentirà di conservare un patrimonio storico della città immettendo un’architettura di grande pregio internazionale”.

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