Non passa giorno senza casi di Covid nelle scuole: ecco l’elenco (in continuo aggiornamento)

FVG – Continua lo stillicidio di casi di Covid nelle scuole e il copione è sempre lo stesso: un ragazzino o un insegnante presentano lievi sintomi di raffreddamento; si fanno i tamponi; uno o due o tre risultano positivi; decine o centinaia di studenti vanno in isolamento fiduciario assieme ai loro genitori; si sottopongono al tampone; in base ai risultati, restano a casa o tornano a scuola. Nel frattempo, tutti i locali della scuola vengono sanificati.

Uno stop and go che interrompe la didattica già provata da mesi di lockdown e che mette in crisi i genitori, costretti a stare rinchiusi in casa per il tempo necessario agli accertamenti. Con tutte le conseguenze del caso: non poter fare la spesa, non poter andare a trovare i congiunti, non potersi recare sul posto di lavoro.

E quando arriverà l’ondata dell’influenza stagionale ci sarà una moltiplicazione di situazioni del genere.

C’è solo da sperare nei tamponi più rapidi e meno invasivi, attualmente in sperimentazione, e nella riduzione dei giorni di quarantena, già adottata da alcuni Paesi (tra gli altri, la Francia).

In Friuli Venezia Giulia sono già 5 le scuole che hanno visto la chiusura parziale o totale e giornate di isolamento di studenti, docenti e famiglie; anche nel vicino Veneto ogni giorno ci sono nuove segnalazioni.

Queste finora le scuole interessate dai casi di Covid-19:

Pordenone: sono risultati positivi due studenti della scuola media “Centro Storico” di Pordenone. Il Dipartimento di Prevezione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentali ha effettuato le attività di tracciamento dei contatti e ha disposto le necessarie misure di quarantena preventiva, che sono già state comunicate a tutti gli interessati.

“Per gli studenti interessati”, informa in una nota l’istituto comprensivo, “sarà attivata, a partire dal fine settimana, la didattica a distanza. Auguriamo loro un rapido ritorno a scuola. Saremo distanti, ma cercheremo di farci sentire vicini. Per tutti gli altri studenti dell’Istituto, invece, le lezioni proseguono regolarmente in presenza”.

Trieste: un alunno della scuola primaria “U. Gaspardis” di Trieste è risultato positivo al Covid-19 e tre insegnanti e 21 compagni di classe si trovano ora in isolamento fiduciario. L’istituto comprensivo Marco Polo, a cui fa capo la primaria, ha appreso della positività dell’allievo nel pomeriggio di mercoledì 16 settembre e ha proceduto con la sanificazione degli ambienti, ripetendola anche giovedì 17.

Cervignano (Ud) – un bambino, che frequenta la scuola dell’infanzia paritaria Maria Immacolata di Cervignano del Friuli (Udine), è risultato positivo al coronavirus. I 16 compagni di classe sono stati sottoposti a tampone nella mattinata di giovedì 17 settembre.

Carlino (Ud): la sezione dei “piccoli” della scuola dell’infanzia è stata chiusa in via precauzionale dopo che è stato accertato un caso di Covid-19 in un bimbo che aveva accusato una leggera sindrome influenzale. Lo ha comunicato il sindaco Loris Bazzo. “La famiglia si è rivolta al pediatra, il quale ha consigliato, seppur in presenza di sintomi blandi, di procedere con il tampone, che ha dato esito positivo – spiega il primo cittadino – Per questa ragione, l’intera sezione e l”insegnante di riferimento da questa mattina sono a casa in quarantena preventiva, in attesa della diagnosi differenziale che sarà sicuramente disposta dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria”. La scuola dell’infanzia di Carlino è paritaria ed è gestita da un’associazione di genitori.

Gorizia: lo screening sierologico avviato sul personale scolastico ha consentito di individuare tempestivamente un caso di coronavirus tra gli insegnanti di una scuola materna di Gorizia. Il docente, che risiede a Manzano, dopo essere risultato positivo al test sierologico per il coronavirus, è stato sottoposto, come da protocollo, a tampone. Quando anche quest’ultimo esame ha dato esito positivo sono state attivate dall’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, in forma precauzione, le misure di contenimento del virus: la scuola è stata quindi chiusa per la sanificazione di tutti gli ambienti e tutto il personale, i bambini delle due classi coinvolte e loro genitori, per un totale di 50 persone, sono stati sottoposti a tampone.

Monfalcone (Go): I 115 ragazzi dell’Isis Michelangelo Buonarroti di Monfalcone (Go) in isolamento fiduciario dopo che un docente era risultato positivo al Coronavirus, sono risultati negativi al tampone. I 115 studenti appartengono a cinque classi dell’istituto ed erano stati sottoposti, in via cautelativa, a isolamento fiduciario.

Il caso di infezione derivava da un contatto indiretto che il professore aveva avuto con una persona proveniente dall’Est Europa.

Ricostruendo la catena dei contagi, le autorità sanitarie hanno infatti scoperto che l’uomo è stato infettato dalla moglie, la quale aveva contratto la malattia dalla badante della madre, recentemente rientrata dalla Romania.

L’indagine ha permesso inoltre di appurare che anche la sorella della badante, la quale esercita la medesima professione, è positiva al Covid-19 e di attivare le procedure di sicurezza previste in questi casi.

Una volta scoperto il primo caso di positività sono quindi scattati immediatamente i controlli e sono stati sottoposti a tampone, oltre alla badante e alla suocera, anche la moglie del docente e infine quest’ultimo.

Il professore è stato sottoposto a tampone venerdì 11 settembre, contestualmente all’applicazione della disposizione di quarantena, quando le lezioni curricolari erano già riprese (lunedì 7 settembre).

Lunedì 14 settembre, una volta confermato l’esito positivo del test eseguito sul docente, è quindi scattato, in via cautelativa, l’isolamento fiduciario per i ragazzi e le ragazze di 5 classi della scuola monfalconese.

La Regione ha evidenziato che si tratta di una misura assunta al fine di garantire la massima tutela per gli alunni e i docenti e per evitare la diffusione del virus tra gli studenti.

Questi sono stati tutti sottoposti al tampone a partire da martedì 15 settembre, dato che per non falsare l’esito del test, questo deve essere eseguito a partire da 4 giorni dopo la possibile esposizione al virus.

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