“Non è vero ma ci credo” con Enzo Decaro al Teatro Orazio Bobbio a Trieste

Trieste  – Enzo Decaro è il protagonista della commedia di Peppino De Filippo “Non è vero ma ci credo”, che debutta giovedì alle 20.30 al teatro Bobbio, con Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone, regia di Leo Muscato in scena fino al 27 marzo con orario pomeridiano alle 16.30.

Il regista Leo Muscato esordisce nel mondo del teatro quando aveva poco più di vent’anni proprio con De Filippo. «Mi ero trasferito a Roma – racconta il regista –  per fare l’Università e non sapevo ancora nulla di questo mestiere. Mi presentai a un provino con Luigi De Filippo e lui mi prese a bottega nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente a stare in palcoscenico, dandomi l’opportunità di vivere la straordinaria avventura delle vecchie tournée da 200 repliche l’anno. Rimasi con lui per due stagioni; poi mi trasferii a Milano per studiare regia. Ci siamo rivisti ventidue anni dopo, pochi mesi prima che morisse. Mi chiese di pensare a un progetto da fare insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo avuto il tempo di realizzarne uno».

Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato ha dunque inaugurato questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ha fatto con lui “Non è vero ma ci credo”, rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dando a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista dello spettacolo assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier̀e che Luigi De Filippo amava molto.

La storia è ambientata dal regista in una Napoli anni ’80, una tragedia tutta da ridere, popolata da caratteri dai nomi improbabili, versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte.

Il protagonista è l’avarissimo imprenditore Gervasio Savastano che vive nell’incubo di essere vittima di iettatura, vede segni funesti ovunque e il suo atteggiamento mette in difficoltà le persone che gli stanno intorno. A un certo punto il commendatore licenzia il suo dipendente Malvurio perché pensa che gli porti sfortuna e assume un simpatico giovane molto preparato ma soprattutto gobbo, convinto che questa caratteristica rappresenti il massimo della fortuna. Invece, proprio da quel momento si presenta una serie di circostanze paradossali che vedono al centro della scena la credulità di Savastano.

Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti.

Informazioni completo al sito www.contrada.it. Orari della biglietteria del Teatro Orazio Bobbio: da lunedì a venerdì 8.30-13.00 e 15.30-18.30, sabato 8.30-12.30 e 15.30 alle 18.30.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi