No Green pass con portuali di nuovo in corteo a Trieste, annunciate altre iniziative
Trieste – Dopo il rinvio a giovedì 28 ottobre della riunione del Consiglio dei Ministri in cui il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli dovrebbe riferire sulle richieste del movimento No Green pass, il gruppo triestino ha organizzato una protesta che si è svolta nella mattinata di mercoledì 27 ottobre nel capoluogo giuliano nei pressi della zona industriale di Domio.
La protesta ha raccolto fino a duemila persone secondo la Questura, di cui un centinaio di lavoratori del porto, oltre a diversi dipendenti di altre aziende locali, tra cui Wärtsilä e Flex.
Il corteo si è concluso nel parcheggio della Risiera di San Sabba, poco lontano dall’ingresso del porto, in prossimità della Siot, luogo scelto come simbolo della protesta.
I manifestanti, provenienti anche da fuori regione, si sono trattenuti nel parcheggio mentre a pochi metri le forze dell’ordine presidiavano l’ingresso dello scalo. Non si registrano incidenti.
Il corteo è stato scortato dalle forze dell’ordine e condotto in maniera pacifica da Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento 15 ottobre, che ha appoggiato la manifestazione e che, in attesa di una risposta da parte del Consiglio dei ministri, ha lanciato un appello all’Italia: “Venerdì invito tutti a una giornata di riflessione, vaccinati e non, anche chi non è d’accordo con noi: non usate il Green pass per andare al lavoro o al ristorante o dove viene richiesto”.
Puzzer ha inoltre ribadito che dopo giovedì “faremo un Consiglio del popolo” su come proseguire la protesta, nel caso in cui il Governo non ritiri il Green pass, e ha annunciato la volontà di creare un “ufficio tecnico-sanitario” alternativo al comitato tecnico-scientifico del Governo, con sede a Trieste.
“Stiamo parlando con dei medici, luminari italiani, preparati – ha specificato -, che sono stati anche oscurati”.