Nevicata da record su montagna e pedemontana del Friuli Venezia Giulia, prolungata l’allerta meteo
Udine – La neve scende ormai da diverse ore su montagna e pedemontana del Friuli Venezia Giulia. Sono tuttora in corso nevicate abbondanti sulla fascia alpina e prealpina localmente fino a 400 m di quota.
L’allerta meteo di criticità arancione (moderata) è stata prorogata fino alle ore 14:00 di lunedì 4 gennaio.
Disagi alla viabilità
Sono state chiuse al traffico per pericolo valanghe la regionale 73 Del Lumiei, la regionale 76 della Val Raccolana dal km 5, la regionale Della Val Pontaiba dal km 7+900 e la regionale 23 Della Val D’Incaroio dal km 12; risulta pertanto isolata la frazione di Sella Nevea (Chiusaforte).
L’Anas segnala inoltre che mezzi spargisale e spazzaneve dell’Anas sono in azione sul Raccordo A4-Trieste per garantire la massima sicurezza alla circolazione.
Nel primo pomeriggio la Slovenia ha chiuso temporaneamente i confini ai mezzi pesanti e ciò ha provocato code e rallentamenti lungo il Raccordo.
Sempre per la presenza di neve sul piano viabile e per effetto della chiusura ai confini, il traffico è stato provvisoriamente bloccato in direzione Trieste dal km 6,000 al km 12,000 ed è stata istituita l’uscita obbligatoria per veicoli leggeri a Sgonico al km 9,300.
Il meteo
Il passaggio di un fronte atlantico nella serata di sabato 2 gennaio determina una circolazione depressionaria con deboli correnti da sud-ovest, in quota in genere meno umide. Bora moderata in pianura, a tratti sostenuta sulla costa con temporanee fasi di vento da sud-est.
Domenica 3 gennaio: di notte e di mattina residue precipitazioni in genere moderate con neve oltre i 600 m sulle Alpi, 900 m sulle Prealpi. Dal pomeriggio le precipitazioni tenderanno a cessare.
Pericolo valanghe
A seguito delle abbondanti nevicate il pericolo di valanghe sarà forte (grado 4) su tutta l’area montana alpina e prealpina.
Saranno possibili distacchi spontanei di valanghe di medie e grandi dimensioni a tutte le esposizioni sia a debole coesione che a lastroni lungo i percorsi abituali in forte pendenza, anche sotto il limite del bosco.
Localmente, nelle esposizioni settentrionali, saranno possibili anche valanghe molto grandi.
I fenomeni valanghivi potranno ancora interessare la viabilità al di sopra dei 600 m di quota e le aree abitate più esposte al pericolo di valanghe sopra i 1100 m.
Protezione Civile in azione
“Attraverso la sala operativa della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, abbiamo inviato un messaggio ai gruppi comunali e alle associazioni di volontariato di protezione civile con l’obiettivo di recuperare i volontari per essere d’aiuto ai territori che si trovano ad affrontare la copiosa nevicata di queste ore. Siamo a disposizione dei Comuni montani che manifesteranno la necessità di poter avere un rinforzo nelle attività di spalatura e fresatura neve”.
Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, sottolineando come “ci metteremo a disposizione dei sindaci che richiederanno un supporto per attività di spalatura neve dai marciapiedi, dai cassonetti dei rifiuti o per liberare l’accesso agli edifici pubblici”.
“Naturalmente – aggiunge Riccardi – i volontari saranno attivi da domani [3 gennaio, ndr.] o, comunque, da quando la nevicata sarà terminata; quando cioè le condizioni meteo permetteranno di mettere in campo gli uomini”.
Nella foto Turismo FVG, fermo immagine della Webcam del monte Lussari