Nell’ambito di “Leggere per trasformare” si da voce al libro “La stanza dei pesci”
Trieste – Giovedì 23 settembre alle ore 18 online nell’ambito di “Leggere per trasformare”, ottavo appuntamento con “La stanza dei pesci”.
Se è vero che impazzire si può, e chi si occupa di salute e in particolare di salute mentale lo sa, c’è da chiedersi se si può veramente guarire. A leggere “La stanza dei pesci” di Flora Tommaseo si direbbe proprio di sì: non solo — come scrive Claudio Magris nell’Introduzione — per la pacatezza, la classica oggettività, la ferma pulizia linguistica con cui viene raccontato il dolore, ma per la lucida testimonianza di chi — come la protagonista Matilde, alter ego dell’autrice — dimostra che si può diventare capaci di vivere nonostante tutto. Nonostante gli incidenti di percorso, nonostante le delusioni, nonostante le ricadute.
In questo romanzo di formazione uscito per le Edizioni alpha beta Verlag di Merano Tommaseo racconta la vita vera con tutte le sue imperfezioni, accendendo in chi legge la speranza che si possano superare le prove più difficili senza nascondere la sofferenza e le scorciatoie prese per anestetizzarla.
Di questa capacità di un pesce di uscire dall’acquario grazie a una mano paziente, sapiente, capace e generosa, che lo prenderà in mano senza scottarlo e lo porterà fino al mare, dove imparerà a nuotare, si parlerà nell’incontro che la Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia. Un progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso il quale si è inteso riprendere pubblicamente il discorso sui temi della cittadinanza e del diritto alla salute promuovendo conversazioni mensili attorno ai libri della Collana 180-Archivio critico della salute mentale, di cui è direttore lo psichiatra Peppe Dell’Acqua.
Oltre all’autrice interverranno lo scrittore Daniele Mencarelli, Premio Strega Giovani per “Tutto chiede salvezza”, romanzo in cui dà voce alla sofferenza e alla speranza di cinque pazzi come lui relegati in un reparto psichiatrico dall’indifferenza delle istituzioni, la professoressa associata di Letterature comparate all’Università degli Studi di Cagliari Marina Guglielmi, autrice tra l’altro di “Raccontare il manicomio.
La macchina narrativa di Basaglia tra parole e immagini” (Cesati editore, 2018), e lo psichiatra Alessandro Saullo, dirigente medico presso il Centro di Salute Mentale del Distretto Alto Isontino.
La conversazione sarà intervallata da letture curate dall’attrice Sara Alzetta.
Sarà possibile seguire l’evento, realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste e con l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, collegandosi alla pagina Facebook di Conferenza Basaglia (https://www.facebook.com/conferenzabasaglia/), un’associazione nata nel 2010 e ora presieduta dalla psichiatra Giovanna Del Giudice.