Nella sede della Famee Furlane di New York la mostra “Tutti all’estero” dedicata agli alpini

Trieste – Si è inaugurata presso la sede della Famee Furlane di New York la mostra “Tutti all’estero”, dedicata alle truppe alpine e curata da Guido Aviani Fulvio. L’esposizione, già presentata per la prima volta durante l’ultima adunata alpina a Udine, si articola attraverso pannelli informativi che raccontano con foto, aneddoti e curiosità la storia delle sezioni Ana (Associazione Nazionale Alpini) sparse in tutto il mondo. La mostra rimarrà nella Grande Mela per quattro mesi, per poi spostarsi a Philadelphia e successivamente in Sud America.

L’inaugurazione ha visto la partecipazione virtuale dei consiglieri regionali Elia Miani (Lega) e Francesco Russo (Pd), collegati in videoconferenza per portare i saluti della Regione Friuli Venezia Giulia al presidente Ana degli Stati Uniti, Eliseo De Marco. La Regione ha sostenuto l’iniziativa, organizzata dall’Eraple (Ente Regionale Acli per i Problemi dei Lavoratori Emigranti), il cui direttore Cesare Costantini era presente a New York per testimoniare il valore della memoria storica e il suo ruolo educativo per le nuove generazioni.

Durante l’evento, Francesco Russo ha sottolineato l’orgoglio dell’Italia e del Friuli Venezia Giulia per gli alpini, ricordando il loro contributo storico durante le guerre e il ruolo di aggregazione e solidarietà in tempo di pace. “Le truppe alpine hanno fondato reggimenti e battaglioni anche in Friuli e hanno pagato con grandi sacrifici umani la difesa della Patria. Oggi sono un modello di protezione civile riconosciuto a livello mondiale”.

Elia Miani ha evidenziato l’importanza di sostenere iniziative come questa, ricordando episodi emblematici della storia degli alpini, come il contributo alla ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976. “Grazie all’intervento degli alpini presenti a New York, il vicepresidente Rockfeller visitò Gemona e Osoppo il 13 maggio, portando 50 milioni di dollari per le prime necessità. È un ricordo vivo che si riflette ancora nel motto: ‘Il Friuli ringrazia e non dimentica’”.

La mostra intende essere non solo un tributo agli alpini, ma anche un messaggio di speranza e valori per le generazioni future, dimostrando come la memoria storica possa essere veicolo di identità e solidarietà, anche al di fuori dei confini italiani.

 

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