Muore negli USA Giandomenico Picco, ex alto diplomatico e negoziatore dell’ONU. Era nato a Flaibano
FVG – Giandomenico Picco, figura di spicco della diplomazia internazionale, è morto dopo una lunga malattia in una casa di riposo del Connecticut. Era nato a Flaibano (Ud) nel 1948. A dare la notizia è stato il figlio Giacomo a New York.
Picco, soprannominato il “soldato disarmato della diplomazia” dall’ex Segretario Generale ONU Javier Perez de Cuellar, ha dedicato vent’anni della sua vita alle Nazioni Unite (1973-1992).
Le sue abilità di mediatore si sono rivelate decisive in alcuni dei conflitti più complessi dell’epoca, tra cui la guerra Iran-Iraq e il rapimento di ostaggi occidentali in Libano da parte di Hezbollah.
Picco si era diplomato al Liceo Classico Jacopo Stellini di Udine e si era laureato in Scienze politiche presso l’Università di Padova. Quindi aveva conseguito dottorati in relazioni internazionali e politica comparata presso l’Università della California a Santa Barbara (tramite la Commissione Fulbright USA-Italia) e presso l’Università di Praga, e un diploma in studi sull’integrazione europea presso l’Università di Amsterdam.
La carriera all’ONU
La carriera di Picco inizia a Cipro con la missione di peacekeeping dell’ONU. Nel 1981 viene chiamato da de Cuellar al quartier generale di New York, dove ricopre un ruolo chiave come assistente segretario generale per gli affari politici.
Nel 1999 pubblica il memoir “Man without a gun”, un resoconto delle sue esperienze diplomatiche. Tra i suoi successi ricordiamo la mediazione tra Nuova Zelanda e Francia dopo l’affondamento della Rainbow Warrior da parte di agenti segreti francesi nel 1985.
Un impegno instancabile per la pace
Nel 1986 Picco si dedica al difficile compito di negoziare la pace tra Iraq e Iran, un conflitto che aveva già causato oltre un milione di morti. In seguito, grazie alle sue relazioni con l’Iran, facilita il rilascio di ostaggi occidentali rapiti da Hezbollah, tra cui Terry Anderson, capo dell’ufficio di Beirut dell’Associated Press, detenuto dal 1985 al 1991.
Il cordoglio delle istituzioni
“Con Giandomenico Picco ci lascia un autentico gigante della diplomazia mondiale e una figura che ha dato grande lustro alla nostra regione”.
Sono le prime parole del governatore Massimiliano Fedriga appena appresa la notizia della scomparsa dell’ambasciatore, nato a Flaibano e formatosi a Udine, che da anni viveva negli Stati Uniti. Fedriga ha espresso “il più sentito cordoglio alla famiglia”.
“A Picco si deve il contributo decisivo alla soluzione di alcuni delicatissimi passaggi della storia recente nell’ambito delle Nazioni Unite – ha ricordato Fedriga – e credo che il Friuli Venezia Giulia saprà trovare il modo di illustrarne e onorarne la memoria in maniera adeguata”.