Cividale del Friuli (Ud) – I dintorni di Cividale del Friuli riservano sempre belle sorprese: questa volta ci piace presentarvi un’azienda di famiglia da sempre impegnata nella produzione e valorizzazione dei vitigni autoctoni di queste terre.
Una famiglia con “i piedi per terra” che crede nel duro lavoro per ottenere sempre il vino migliore. In una terra di grandi bianchi, Michele Moschioni ha scelto fin dal 1989 di fare solo vini rossi, mettendoci l’anima. E l’anima che pulsa in questi vini la si sente tutta!
Con Sabrina entriamo in un vecchio fienile recuperato ad arte e trasformato in luogo incantato di degustazioni e buona accoglienza. Sabrina ci seduce all’istante con i profumi e il sapore di uno Schioppettino che esplode letteralmente in bocca. Una grande freschezza e poi un sentore di pepe infinito, ma anche frutta rossa matura.
Passiamo all’assaggio del Pignolo, altro nobile e potente vitigno autoctono. Ammiriamo prima di tutto il suo colore intenso, violaceo e profondo. Il gusto ci rapisce completamente e non vuole più andarsene dal palato.
Inutile ricordare i preziosi riconoscimenti internazionali ottenuti da Moschioni con queste etichette, dimostrazione di una meticolosa ricerca della perfezione, ma con semplicità.
I vigneti esposti ad altitudini intorno ai 180 metri sul livello del mare vengono trattati con estrema cura, ma non troppo. Troppa acqua fa marcire l’uva e troppo cibo (concime) produce enormi quantità a discapito della qualità. Esiste un vecchio detto che dice “lasciami povero che ti farò ricco”.
La vinificazione avviene senza l’utilizzo di lieviti selezionati o altre sostanze che non appartengono all’uva, nel pieno rispetto della tipicità del vitigno.
I vini Moschioni vengono definiti come ecologici e naturali: dal 2014 si sta lavorando in conversione per ottenere la certificazione “Biologico”. Sotto le viti c’è l’erba, i grilli cantano e le cavallette saltano, un chiaro segnale di equilibrio tra vite, uva e vegetazione.
L’arte di Michele si esprime però in cantina dove i suoi vini riposano e si affinano in botte o bottiglia, conquistando con pazienza la qualità assoluta.
Ed ora possiamo parlarvi di una bella novità in casa Moschioni, la vera sorpresa di quest’anno: il primo spumante bianco metodo classico di quest’azienda.
Assemblato di Chardonnay e una piccola parte di ribolla gialla, ha riposato sulle fecce per ben 48 mesi prima dell’attuale sboccatura, arriva in commercio in questi giorni per questioni “di moda” perché la bollicina fine conquista sempre. Così siamo convinti che queste 2000 bottiglie sapranno soddisfare i palati più esigenti.
L’azienda Moschioni produce anche olio extravergine di oliva di qualità, un blend di ben 7 cultivar.
Le olive vengono raccolte nei terrazzamenti del “Campo dell’olio” dove circa un migliaio di ulivi forniscono un prodotto altamente genuino e salutare.
Passiamo all’assaggio del Pignolo, altro nobile e potente vitigno autoctono. Ammiriamo prima di tutto il suo colore intenso, violaceo e profondo. Il gusto ci rapisce completamente e non vuole più andarsene dal palato.
Ed ora possiamo parlarvi di una bella novità in casa Moschioni, la vera sorpresa di quest’anno: il primo spumante bianco metodo classico di quest’azienda.
