Morte del volontario a Preone: il sindaco e il coordinatore della Protezione civile a processo

Udine – È fissata per il 3 giugno, davanti al giudice Daniele Faleschini Barnaba, l’udienza che vedrà sul banco degli imputati il sindaco di Preone, Andrea Martinis, e il coordinatore della Protezione civile locale, Renato Valent.

Entrambi sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo in relazione alla morte di Giuseppe De Pauli, volontario della Protezione civile travolto da un ramo il 29 luglio 2023 durante un’attività di monitoraggio successiva a una violenta ondata di maltempo.

Secondo quanto stabilito dal giudice per le indagini preliminari Roberta Paviotti, oltre al reato di omicidio colposo, gli imputati dovranno rispondere anche della violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, in quanto considerati datori di lavoro ai sensi della legge.

Il rinvio a giudizio ha suscitato sconcerto tra amministratori locali e volontari. In occasione dell’udienza preliminare, diversi sindaci della Carnia hanno presenziato al tribunale di Udine indossando la fascia tricolore in segno di solidarietà a Martinis e Valent. La difesa aveva chiesto il non luogo a procedere, ma la richiesta è stata respinta.

L’assessore regionale alla Protezione civile ha commentato con fermezza il rinvio a giudizio, definendo insostenibile un sistema normativo che rischia di criminalizzare chi opera gratuitamente per il bene della collettività. “Se le leggi portano a processare chi si mette a disposizione degli altri con spirito di servizio, allora quelle leggi vanno cambiate”, ha dichiarato, ribadendo la necessità di una riforma urgente delle responsabilità in capo a chi opera nella sicurezza e nella tutela della salute pubblica.

La Regione Friuli Venezia Giulia ha confermato la propria vicinanza agli imputati e ha annunciato di aver avviato interlocuzioni con il Dipartimento nazionale della Protezione civile e con le altre Regioni. Un appello è stato rivolto al Governo e al Parlamento affinché intervengano con modifiche più incisive rispetto a quelle già introdotte in passato, giudicate oggi insufficienti.

L’assessore regionale ha auspicato che il ministro Nordio proceda al più presto rispetto a quanto annunciato agli Stati generali della Protezione civile in quanto la riforma delle responsabilità che riguarda la Protezione civile, le forze dell’ordine e altri protagonisti della Sicurezza e Salute delle persone è un’urgenza del Paese.

L’Amministrazione regionale continuerà a stare al fianco del sindaco e del coordinatore del gruppo comunale e ha annunciato di essersi già attivata, attraverso lo stesso assessore, presso il Capo di dipartimento e gli omologhi delle altre Regioni.

 

 

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