Monfalcone, nuova vita sulle ceneri del Carso bruciato: interventi di bonifica dopo gli incendi estivi

Monfalcone (Go) – L’intervento tempestivo del Comune che, rimuovendo nell’immediatezza le piante distrutte dal rogo per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, ha già consentito la ricrescita della vegetazione nell’area a ridosso di via Locovaz, colpita dal devastante incendio che si è sviluppato tra il 31 agosto e il 1° settembre 2024.

L’importante e sorprendente risultato è stato presentato dall’assessore alla Sostenibilità Ambientale Sabina Cauci, insieme ai tecnici dell’Ufficio Ambiente Umberto Poles e Isaac Zampieri, e con l’Ispettorato Forestale di Trieste e Gorizia rappresentato dal Direttore, Paolo Benedetti, e Chiara Braidot.

“L’esperienza degli incendi del 2022 e del 2024 ci ha insegnato l’importanza della tempestività negli interventi e del monitoraggio costante per favorire la rinascita vegetativa e prevenire la diffusione di specie invasive come l’ailanto [pianta infestante non autoctona, ndr.] – ha specificato l’assessore Cauci. – I risultati ottenuti nell’area interessata dal rogo di fine agosto dimostrano che agire prontamente permette non solo di garantire la sicurezza delle persone evitando il rischio di caduta degli alberi arsi, ma anche di favorire il ritorno della vegetazione autoctona, come le querce e gli arbusti locali. Un obiettivo raggiunto grazie anche alla collaborazione rapida ed efficace tra Comune, Ispettorato Forestale e Protezione Civile.”

L’incendio di fine estate ha infatti reso necessario un intervento di taglio e rimozione delle piante bruciate, in prevalenza pino nero, con il Comune che, pochi giorni dopo, ha presentato la Dichiarazione di Taglio all’Ispettorato Forestale, ricevendo in sole 24 ore l’autorizzazione per procedere. L’intervento, avviato il 6 settembre e concluso in una settimana, ha riguardato un’area di 4,91 ettari, con la rimozione di circa 410 metri cubi di legname.

Un’operazione realizzata a costo zero per l’Amministrazione grazie alla vendita diretta del materiale legnoso, che è stato trasformato e utilizzato per la produzione di energia. Una volta rimosso tutto il materiale, il Comune ha reputato – dopo attenta valutazione anche tenendo conto delle condizioni climatiche date da un autunno mite e piovoso – di non intervenire immediatamente con operazioni di rinverdimento, lasciando l’area alla libera evoluzione vegetativa. Questa scelta non solo ha permesso di eliminare rapidamente un potenziale pericolo ma – liberando il suolo dalle piante morte che avrebbero ostacolato la ricrescita – ha anche favorito la rinascita della vegetazione erbacea e arbustiva autoctona. Sono infatti già comparse alcune plantule di quercia, sommacco, acacia, orniello, asparagina, vitalba e graminacee.

L’intervento è stato supervisionato dall’Ispettorato Forestale, che ha confermato la bontà delle scelte operative del Comune, evidenziando quanto la rapidità nell’azione di taglio e nella gestione dei materiali bruciati sia stata determinante per favorire la rinascita del bosco e ridurre i rischi di ulteriori incendi.

Il Comune, in linea con la sua strategia di salvaguardia ambientale, e in collaborazione con l’Ispettorato, monitorerà costantemente l’area, in particolare per prevenire la diffusione di specie aliene invasive e garantire il ripristino delle condizioni ottimali per la crescita della vegetazione autoctona e interverrà, se necessario, con ulteriori azioni di rimboschimento.

“Il Carso è una nostra priorità,” ha aggiunto l’assessore Cauci. “Per fortuna l’incendio non ha interessato l’area in cui erano stati piantati circa 3.000 alberelli e, su questa linea, continueremo con la nostra azione di rendere più verde la città. I nostri giardinieri sono già all’opera per sostituire nelle aiuole presenti in città le piante resistenti alle temperature invernali e proprio ieri abbiamo ricevuto 350 alberelli dal Vivaio Forestale, che verranno piantumati prossimamente. Abbiamo anche ripulito il sentiero che porta alla Rocca e abbiamo effettuato, in collaborazione con l’associazione Cacciatori, tre interventi nell’area della Casermette per l’estirpazione dell’ailanto. Inoltre, sabato 30 novembre mattina, insieme all’associazione Plastic Free Onlus, al Rotaract Monfalcone e Grado e con i volontari che vorranno partecipare, alle ore 10.00 partiremo dal parcheggio della Rocca per ripulire i nostri boschi dai rifiuti. Azioni concrete che svolgiamo costantemente anche con la finalità di sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali e sul rispetto della natura”.

Dopo gli incendi del 2022, la Regione ha stanziato 246.000 euro per sistemare e migliorare la viabilità forestale a Monfalcone e il Comune, per il 2024, ha richiesto un ulteriore finanziamento di 300.000 euro per intervenire su nuovi tracciati ed eliminare le piante bruciate negli incendi dell’estate 2022.

Grazie a un ulteriore contributo regionale di 45.000 euro sono stati ripristinati alcuni sentieri  per garantire accesso ai mezzi di soccorso antincendio boschivo e, allo stesso scopo, anche per l’annualità in corso è stato richiesto analogo contributo di 75.000 euro.

 

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