Mittelfest: il festival della Mitteleuropa va a tutta “Empatia”
Cividale del Friuli (Ud) – In programma 25 progetti artistici, di cui 14 musicali, 9 teatrali, 2 di danza, e 10 prime assolute e italiane.
Mittelfest si conferma uno degli appuntamenti di rilievo del panorama internazionale dei festival europei, con i quali condivide i network Italiafestival e EFA European Festival Association.
E per introdurre al clima del festival, proseguono con vivo successo gli eventi di “Aspettando Mittelfest”, il cartellone di proposte – fra teatro, arte, passeggiate culturali, turismo slow ed iniziative esperienziali – ispirate al tema dell’Empatia ed organizzate in sinergia con il Comune di Cividale, PromoturismoFVG e un ampio parterre di soggetti locali e regionali.
Tra queste spicca l’incontro di martedì 1 settembre alle 20.30 al Teatro Ristori di Cividale con Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato, il cui nome è legato in particolare alla scoperta dei neuroni specchio, presenti nelle aree motorie e premotorie del cervello, fondamentali nel loro ruolo sia nei processi di apprendimento per imitazione, sia nel fenomeno dell’empatia. Proprio su questi contenuti Rizzolatti dialogherà con Haris Pašovic. L’incontro è realizzato in collaborazione con CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia per Trieste ESOF 2020 (ingresso libero, con prenotazione obbligatoria).
Tre gli eventi in cartellone, tutti in prima nazionale si inizia con la pièce multimediale di Tin Men and the Telephone l’ 8 settembre, immaginifico viaggio spaziale verso un nuovo pianeta abitabile, dopo che abbiamo reso questo inabitabile e surriscaldato; lo spettacolo Muhammad, nel quale Ikarai Ensemble traduce in musica l’esperienza sportiva e umana del grande pugile Muhammad Ali il 9 settembre; e il concerto dal titolo Il ciclo della falsificazione di Akim Moiseenkov, giovane compositore e musicista di origine russa, sperimentatore e inventore di strumenti originali, domenica 6 settembre.
Altre due produzioni straniere attese a Mittelfest vengono dall’area mitteleuropea ed appartengono al teatro: Finché morte non ci separi è un toccante testo scritto dall’autrice croata Mira Furlan e diretto dal regista ed attore serbo Miki Manojlovic, entrambi acclamati sulle scene internazionali, a Cividale in prima nazionale il 7 settembre; Immaculata è un omaggio al drammaturgo e regista sloveno Tomaz Pandur, con l’ultimo suo lavoro (completato dalla sorella Livija Pandur) che racconta, con linguaggio visionario e sacro, la storia intima di una donna che ha perso un figlio: quella donna è Maria, e suo figlio è Gesù (7 settembre).
Ed infine, proprio in chiusura di programma, l’ensemble da camera dei Berliner Philharmoniker: il Philharmomic String Quartet presenterà un programma classico con musiche di Haydn, Mozart e Beethoven, eseguito da giovani interpreti con le calde sonorità e il brio tipici della storica orchestra (domenica 13 settembre). 10 prime assolute, 3 Mitteforum, con una speciale attenzione a innovative esperienze immersive fra spettacolo e tecnologie digitali, tra cui il nuovo progetto multimediale “Empati-Ar”, ed ancora Mittelfest Young.
Programma intenso quello che é stato presentato oggi, finalmente dal vivo, a villa Del Claricini di Moimacco, dove gli ospiti sono arrivati con un coloratissimo autobus Apt Gorizia (Azienda provinciale trasporti) “vestito” Mittelfest, la 29.edizione del festival. Sono intervenuti il presidente Roberto Corciulo, l’assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli in collegamento telefonico, il sindaco di Cividale Stefano Balloch e il direttore artistico Haris Pasovicl al suo ultimo anno di un mandato triennale. “Oggi parte da Cividale e dal Friuli Venezia Giulia un forte messaggio all’ Italia e all’Europa: ce la possiamo fare, tutti insieme, senza dover limitare il contatto a un freddo schermo” ha detto, riferendosi al fatto che a Mittelfest gli spettacoli saranno tutti dal vivo, in luoghi chiusi, in assoluta sicurezza.
“Forse l’ Italia ma anche altri Paesi non si rendono conto fino in fondo di quanto sia importante la cultura – noi in Bosnia lo abbiamo capito bene durante la guerra – anche per rivitalizzare, dopo un’emergenza come il Covid 19, tutto il comparto collegato all’accoglienza, il turismo, il commercio .. settori che si alimentano con la comunicazione dal vivo. Mittelfest vuol essere il cuore di tutto questo e lo sarà, con un programma di artisti di alto profilo. Colleghi di tutta Europa – ha proseguito Pasovic – si stanno congratulando con noi per la qualità e il coraggio, noi siamo pronti per un’edizione che, in assoluta sicurezza, sarà speciale con l’aiuto di tutti: staff, artisti, stampa, cittadini e tutti coloro che sostengono il festival”.
“Empatia” è il tema scelto dal direttore artistico Haris Pašović per questa edizione, l’ultima del suo mandato triennale, che l’emergenza Covid non ha cancellato, ma soltanto posticipato dall’usuale collocazione di luglio al nuovo periodo in agenda dal 5 al 13 settembre, secondo la precisa volontà espressa dal nuovo Cda e dal Presidente Roberto Corciulo di “offrire un forte segnale di fiducia nel futuro e nella ripresa, con una manifestazione che possa accogliere nuovamente il pubblico e gli artisti dal vivo, in assoluta sicurezza, nella vivace atmosfera della città ducale patrimonio Unesco”.
L’auspicio è infatti quello di un “Nuovo Mondo”, che rinsaldi la fiducia e la condivisione sulla base di una nuova umanità globale, più consapevole e aperta alla compassione: sotto questo segno si svolgerà anche la giornata inaugurale del festival, in particolare con il grande concerto in duomo sabato 5 settembre alle 21.30 intitolato proprio Per un Nuovo Mondo, con l’esecuzione del Requiem di W.A. Mozart e della Sinfonia Dal Nuovo Mondo di A. Dvořák affidata alle eccellenze regionali della FVG Orchestra e del Coro del Friuli Venezia Giulia, diretti dalla bacchetta di Filippo Maria Bressan, solisti il soprano Annamaria Dell’Oste, il mezzosoprano Laura Polverelli, il tenore Antonino Siragusa e il basso Simone D’Eusanio. Un modo per ricordare, con emozione ed empatia, le vittime della pandemia, ma nello stesso tempo guardare oltre con speranza.
Speranza e futuro si coniugano alla perfezione con un altro tema caro ad Haris Pašovic, che è quello dei giovani: dalla prima edizione dedicata ai “Millenials” all’attenzione riservata ai più promettenti nuovi artisti nazionali ed internazionali, a cominciare dai giovani talentuosi interpreti selezionati per il festival dai Conservatori e dalle più autorevoli istituzioni musicali della regione, il direttore artistico di Mittelfest rilancia il focus anche quest’anno con una nuova iniziativa dal titolo “Mittelfest Young”, nata dalla collaborazione con il Teatro Club di Udine e il suo direttore artistico Massimo Somaglino. Si tratta di un percorso che vede protagonisti i ragazzi coinvolti nel Palio Teatrale Studentesco “Città di Udine”, una vera istituzione in regione, arrivata nel 2020 all’edizione n. 49, che coinvolge numerosi gruppi teatrali degli Istituti superiori di Udine e provincia. Tra loro saranno assegnate tre Borse di Studio che offriranno agli studenti selezionati l’opportunità di seguire tutto Mittelfest come “invitati speciali” dentro il festival, assistendo agli spettacoli, incontrando gli artisti, esplorando mondi artistici e professionali, discutendo e scrivendo su di essi. Questo progetto rappresenta per i due Enti un investimento in capitale umano per il futuro, auspicando che qualcuno dei ragazzi coinvolti riesca magari a trasformare l’occasione in una scelta di vita, in una prospettiva o nella restituzione al territorio e alla comunità di quanto l’esperienza saprà trasmettergli.
Originale intreccio fra teatro, musica e multimedialità anche nello spettacolo che chiuderà il festival (domenica 13 settembre al Teatro Ristori, in doppia replica alle 18.30 e alle 21.30) in prima assoluta, Giorgio Mainerio, un misteri furlan, opera videoteatrale e plurilinguistica con audio in esafonia, che ripercorre la storia misteriosa di Mainerio, musico, sacerdote e, forse, negromante nel Friuli del ‘500 tra sacro e profano. Una produzione Mittelfest 2020 e ARLeF Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane.
A questi appuntamenti si aggiunge una novità, ovvero l’installazione in realtà aumentata EmpatiAR – Mittelfest Cividale Digital, con la direzione artistica del fotografo Luca d’Agostino e la performance dell’artista Massimo De Mattia, a disposizione per tutta la settimana del festival nel Museo Archeologico Nazionale (orari: sab-dom 16.00-19.30, mar-ven 17.30-19.30). Si tratta di una forma artistica nuova, nata dall’urgenza di innovare le forme di racconto intersecando la performance musicale di Massimo De Mattia, compositore e virtuoso del flauto, con i tesori artistici e paesaggistici di Cividale e le tecnologie emozionali della realtà aumentata. Un’esperienza immersiva da vivere indossando un visore o semplicemente attraverso il proprio smartphone, per immaginare la musica e la città anche in maniera differente.
Respiro internazionale ed orizzonte europeo: #empatia e solidarietà con la mobilitazione culturale “Festivals for compassion”. La creatività e l’innovazione restano infatti al centro della programmazione del festival, che nonostante le difficoltà poste dal Covid alla mobilità degli artisti, non ha voluto rinunciare alla sua solida vocazione internazionale, se pur lasciando agli artisti italiani, pesantemente penalizzati dalla pandemia, una presenza sensibilmente significativa, e fra i grandi nomi in cartellone ricordiamo Alessandro Benvenuti con il debutto nazionale del suo monologo sul Covid 19, Emma Dante, Elio Germano, Maddalena Crippa, Romeo Castellucci, Giovanni Sollima, Vinicio Capossela.
In questo orizzonte internazionale si aggiunge un’altra partecipazione significativa, quella che Mittelfest ha deciso di condividere associandosi alla mobilitazione culturale “Festivals for compassion”, un progetto globale che ha invitato i festival europei ad unirsi per esprimere concretamente il tema della solidarietà (ovvero la loro #empatia) attraverso l’esecuzione, in una sorta di “staffetta della compassione” (da condividere poi in rete), di un brano musicale della compositrice greco-olandese Calliope Tsoupaki, scritto per questo tempo di crisi legato al Coronavirus.
Ogni festival può scegliere liberamente strumento ed esecutore: per Mittelfest l’interprete designato dal direttore artistico Haris Pašovic è Michele Marco Rossi, giovane violoncellista di straordinario talento, dalla già avviata carriera internazionale, quest’anno nuovamente tra i protagonisti del festival con il concept-live co-prodotto da Mittelfest dal titolo Hurt/Heart (8 settembre) tutto incentrato sul tema dell’Empatia a livello del cuore e delle sue ferite, tra musica antica, popolare e contemporanea.
Abbonamenti: disponibili varie formule di abbonamento e carnet con scelta libera degli spettacoli, da sottoscrivere in biglietteria, previo appuntamento (tel. 0432/734316, biglietteriamittelfest@gmail.com)
Biglietti: acquistabili solo attraverso il circuito Vivaticket: online (anche direttamente dal sito web del festival: www.mittelfest.org) o nelle rivendite autorizzate.
Tutto questo senza dimenticare che il tema #empatia sarà declinato a Cividale in sensibilità, apertura, accoglienza ed ospitalità: prima di tutto quello della città stessa, patrimonio Unesco, grazie all’atmosfera frizzante del festival, con la sua rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini, insieme ad un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un vero punto di riferimento enogastronomico internazionale, attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone, terra perfetta per un turismo slow, con le mille scoperte da fare in passeggiata tra antiche vestigia romane e longobarde, esposizioni d’arte, botteghe storiche e Mittelshopping, oppure pedalando in e-bike tra valli e colline, per degustazioni nelle aziende vinicole dei Colli Orientali del Friuli o negli agriturismi e produzioni artigianali.
Info per il programma completo su: www.mittelfest.org