Ministero della Cultura, Gorizia si conferma “Città che legge” per il biennio 2025-2026

Gorizia – Gorizia ha ottenuto il prestigioso titolo di “Città che legge” per il biennio 2025/2026, un riconoscimento conferito dal Ministero della Cultura. Questo traguardo, annunciato dall’Assessore alla Cultura del Comune, Fabrizio Oreti, rappresenta un importante passo avanti per consolidare il ruolo della cultura come motore di crescita sociale ed economica per la città.

Il titolo, pur essendo essenzialmente onorifico, apre però la strada alla partecipazione al bando dedicato esclusivamente alle città insignite di questo riconoscimento, consentendo di accedere a finanziamenti per iniziative culturali legate alla promozione della lettura. “Parteciperemo al bando coinvolgendo librerie, biblioteche, associazioni culturali e tutte le realtà interessate a firmare il Patto per la Lettura,” ha dichiarato Oreti.

Non è la prima volta che Gorizia ottiene questa qualifica: già nel biennio 2020/2021 la città aveva beneficiato di 30 mila euro assegnati dal Ministero della Cultura, a cui si erano aggiunti fondi comunali, per realizzare progetti rivolti in particolare ai giovani e al settore educativo.

Oreti ha sottolineato che l’obiettivo per il nuovo biennio sarà quello di dare continuità e ampliare i risultati raggiunti in passato, con un focus su un coinvolgimento ancora più capillare della cittadinanza.

Il riconoscimento si inserisce in un contesto di grande vitalità culturale per Gorizia, già designata insieme a Nova Gorica come Capitale Europea della Cultura per il 2025. Questo doppio traguardo sottolinea il ruolo centrale della città come polo culturale e ne rafforza la vocazione a valorizzare il patrimonio librario e le iniziative legate alla lettura.

La qualifica di “Città che legge” non è solo un simbolo di prestigio, ma un’opportunità concreta per trasformare la cultura in un volano di sviluppo e partecipazione, dimostrando ancora una volta come Gorizia sia una realtà sempre più legata al valore della conoscenza e della cultura.

“Un altro esempio tangibile – afferma Oreti – che dimostra che Gorizia non è più chiusa all’interno del proprio Castello ma è percepita, apprezzata e conosciuta a livello nazionale. Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore – mi sento di rivolgerlo alla dirigente, appena andata in pensione, Maria Pia Zampa ed alla dottoressa Rossana Puntin che ha seguito da vicino tutto l’iter che ci ha portato il meritato nuovo riconoscimento.

Come si diventa “Città che legge”. I vantaggi

La qualifica di “Città che legge” è un riconoscimento conferito ai comuni italiani che dimostrano un forte impegno nella promozione della lettura e della cultura. Questo programma, sostenuto dal Ministero della Cultura, mira a valorizzare le iniziative locali che incoraggiano la lettura tra i cittadini, rendendo la cultura accessibile e integrata nella vita quotidiana.

Per ottenere la qualifica di “Città che legge”, i comuni devono soddisfare specifici criteri. Tra questi, è fondamentale presentare un piano di azione dettagliato che evidenzi le strategie per promuovere la lettura e coinvolgere la comunità.

I comuni devono dimostrare di avere una rete di biblioteche attive e di organizzare eventi culturali, come festival letterari e incontri con autori. Inoltre, è necessario dimostrare una collaborazione con scuole, associazioni e altre istituzioni locali per incentivare la lettura tra tutte le fasce d’età.

La selezione avviene attraverso un avviso pubblico emesso dal Ministero della Cultura, in cui vengono specificate le modalità di candidatura e i requisiti necessari.

Le città selezionate possono beneficiare di finanziamenti e supporto per le loro iniziative culturali, contribuendo così a creare un ambiente favorevole alla lettura e alla crescita culturale della comunità.

 

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