Migrante accusa un malore, agente di Polizia gli salva la vita

Trieste – Si accascia a terra per problemi cardiaci, la stanchezza e il caldo. La Polizia di Frontiera lo soccorre salvandogli la vita. È accaduto sabato 4 luglio sul Carso triestino a un migrante di origini afghane, fermato insieme ad un gruppo di uomini a San Dorligo della Valle nell’ambito dell’operazione Strade sicure lungo la fascia confinaria italo-slovena.

Dopo essere stato individuato lungo la S.S. al km.166+110, il gruppo di migranti è stato radunato e messo a sedere in sicurezza, in attesa del furgone della Polizia di Stato per il trasferimento dei migranti presso gli Uffici della Polizia di frontiera di Fernetti, per le procedure di identificazione.

Improvvisamente, uno dei migranti, mentre era seduto, si è accasciato a terra, iniziando a lamentarsi per poi perdere poco dopo conoscenza.

A quel punto, uno degli agenti presenti sul posto, Lorena Scaffidi, abilitata al primo soccorso BLS, ha provveduto immediatamente a collocare l’uomo in posizione supina e a praticargli il massaggio cardiaco. Al secondo ciclo di massaggi, finalmente lo stesso ha reagito alle sollecitazioni riprendendo a respirare autonomamente.

Poco dopo è sopraggiunto in loco il personale medico 118 ASL Trieste, che ha constatato lo stato di salute dell’uomo, dichiarando che il migrante soffriva di pregresse difficoltà cardiache e che la stanchezza del viaggio e il caldo potevano avere contribuito a creare tale situazione di gravissimo rischio per la sua vita e che il massaggio cardiaco lo aveva probabilmente salvato.

L’uomo è stato trasportato d’urgenza da ambulanza 118 presso locale ospedale Cattinara, per le cure del caso, e dove attualmente ancora risulta ricoverato.

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