Mese della prevenzione alcologica, dati preoccupanti per il Friuli Venezia Giulia
FVG – Mentre è in corso il Mese della Prevenzione Alcologica, l’Ordine del Medici lancia l’allarme per il Friuli Venezia Giulia, dove i livelli di consumo alcolico sono ben superiori alla media nazionale.
Secondo gli ultimi dati disponibili, che risalgono al 2023, il 73,5% degli adulti tra i 18 e i 69 anni in FVG consuma alcolici, una percentuale che supera la media italiana del 58,2% e colloca la regione al secondo posto nel Nord Italia, subito dopo il Trentino-Alto Adige. Particolarmente diffuso è il consumo fuori pasto, praticato dal 46,3% degli adulti, un dato superiore alla media del Nordest (41,2%).
Tra i giovani di 18-24 anni, il 50% dichiara consumi alcolici a rischio, con un 23% che pratica il binge drinking, ovvero l’assunzione di grandi quantità di alcol in breve tempo. Questo fenomeno, in crescita dal 2020, presenta una prevalenza doppia rispetto alla media nazionale (18% contro 9,6%).
Anche tra le donne si osserva un incremento del consumo fuori pasto, con una percentuale che nel 2023 ha raggiunto il 22%, avvicinandosi ai livelli maschili. Il consumo a rischio è in aumento soprattutto tra le donne e i più giovani, mentre la maggior parte della popolazione adulta e anziana consuma alcol in modo moderato.
L’alcol è responsabile di una quota significativa di decessi: oltre a portare a malattie croniche, il consumo di alcolici incide sui sinistri stradali e sugli infortuni sul lavoro.
Il consumo di alcol rappresenta quindi un importante problema di salute pubblica, implicato in Europa nel 4% di tutte le morti e nel 5% di anni persi per disabilità ed il cui costo sociale e sanitario per l’Italia è stato stimato in 25 miliardi di euro/anno.
L’alcol ha proprietà tossiche, cancerogene, può causare alterazione comportamentali e dipendenza; anche modeste quantità d’alcol possono essere correlate a sviluppo di malattie o problematiche relazionali e sociali. Non esistendo una soglia sicura di assunzione di sostanze alcoliche, molti Paesi europei al fine di promuovere la salute pubblica hanno validato e condiviso negli anni delle linee guida per un consumo a basso rischio.
Durante il Mese della Prevenzione Alcologica, l’Ordine dei Medici sottolinea l’importanza della prevenzione e della formazione degli operatori sanitari per affrontare efficacemente il problema del consumo di alcol, soprattutto tra i giovani: “Se riusciamo a prevenire stili di vita e modalità di comportamento a rischio, in particolar modo dei più giovani – scrivono i medici – in futuro sicuramente avremo una minore spesa sanitaria legata alle patologie che possono essere correlate all’uso dell’alcol, vera e propria causa di alcune gravi malattie come i tumori e le cardiopatie”.