Mercato della casa, qualcosa si muove in FVG. Trieste e Udine le più care
Milano, 01 marzo 2017 – La ripresa del mercato della casa in Friuli Venezia Giulia è confermata dall’Osservatorio di Casa.it. Un segnale positivo per l’economia: il mattone è un termometro molto sensibile delle disponibilità finanziarie e della propensione agli investimenti.
Nel dettaglio, a febbraio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la domanda di abitazioni è cresciuta del +5,7% mentre i prezzi confermano il processo di stabilizzazione (+0,6%) già evidenziato nei mesi scorsi, con un valore medio di 1.460 €/mq.
Il budget a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di circa 116.800 euro.
Per quanto riguarda i prezzi degli immobili in offerta sul mercato della casa, tra le città della regione registrano segno positivo Pordenone (+1,3%) e Udine (+1,1%). Prezzi in leggero calo a Gorizia (-0,7%) mentre restano stabili a Trieste.
Trieste (2.100 €/mq) e Udine (1.920 €/mq) sono le città più care, mentre Gorizia (1.390 €/mq) e Pordenone (1.520 €/mq) le più economiche.
Nei primi due mesi dell’anno in Friuli Venezia Giulia la domanda è cresciuta in tutte le città della regione (+5,7%), seppure con valori variabili. La più dinamica risulta Trieste (+6,2%). Seguono Udine (+4,9%), Gorizia (+4,6%) e Pordenone (+3,5%).
I dati raccolti dal portale di annunci online Casa.it (www.casa.it) relativi ai primi due mesi del 2017 sono stati illustrati dall’amministratore delegato di Casa.it Luca Rossetto, che ha presentato il quadro nazionale disaggregato per regioni.
Nonostante un leggero rallentamento dei tassi di crescita nella seconda parte dell’anno, specialmente nelle regioni centrali e meridionali, il 2016 segna un importante risultato nelle compravendite delle abitazioni in tutta Italia, con un +18,9% e 528.865 unità immobiliari scambiate.
La crescita è sostanzialmente omogenea, sia nei comuni capoluogo (+18,7%) che in quelli non capoluogo (+19,1%). Un forte rialzo si registra negli acquisti tramite mutuo ipotecario, che aumentano del 27,3%.
Coerentemente con la diminuzione dei tassi di interesse e la stabilità del capitale erogato medio per unità, scende del 4% rispetto al 2015 la rata mensile iniziale, portandosi a livello medio nazionale che si aggira sui 570 euro.