Meet in Italy for Life Sciences 2019 a Trieste: il futuro della medicina e della salute

Trieste – Si svolge a Trieste dal 16 al 18 ottobre nell’area congressuale del Molo IV l’incontro internazionale “Meet in Italy for Life Sciences 2019″, vetrina delle eccellenze nel settore delle scienze della vita nella medicina e nella salute e momento di confronto tra i principali operatori.

Una tre giorni densa di appuntamenti: sono più di 400 le realtà, provenienti da 31 Paesi, iscritte alla manifestazione e che daranno vita a oltre 1.800 meeting organizzati in collaborazione con Enterprise Europe Network. Oltre alle sessioni plenarie si svolgono 30 workshop di approfondimento, in cui gli ospiti potranno ascoltare esperti discutere dalla nutraceutica al ruolo della diagnostica, dalle nanotecnologie applicate alla medicina agli aspetti più innovativi delle life science. Sono presenti inoltre 40 espositori.

Le Scienze della Vita sono un settore dinamico e in crescita, grazie a continue acquisizioni scientifiche e allo sviluppo di nuove tecniche e metodi di analisi.

Il convegno è stato aperto da Sergio Paoletti, presidente di Area Science Park, che è intervenuto nella conferenza iniziale dal titolo “Dalla genomica all’epigenomica: il futuro della medicina”.

Paoletti ha sottolineato l’attualità delle ricerche nel campo genetico: “La genomica e l’epigenomica, quella parte ancora in larghissima parte inesplorata del genoma umano che codifica le informazioni genetiche che si sviluppano in relazione all’ambiente, sono una sfida nuova. Sono alla base della medicina di precisione e delle applicazioni mediche della genomica”.

La conferenza ha visto tra i relatori personalità di spicco del mondo scientifico e tecnologico come Nikolaus Rajewsky, Direttore scientifico del Berlin Institute for Medical Systems Biology (BIMSB) e coordinatore del progetto Europeo Flagship LifeTime; Paolo Gasparini, Direttore del Dipartimento dei servizi e di diagnostica medica IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste; Michele Morgante,
Direttore Scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata dell’Università di Udine. Ha concluso la conferenza Diana Bracco, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita Alisei.

Il progresso nelle Scienze della vita ha segnato una tappa decisiva con gli studi sul DNA, che permettono di indagare l’intero genoma umano per identificare le basi genetiche o molecolari di diverse malattie o la diversa risposta ai farmaci di un individuo.

Grazie alla disponibilità di un sempre maggior numero di genomi umani sequenziati, i ricercatori sono oggi in grado di sviluppare approcci terapeutici innovativi basati sulla medicina di precisione e personalizzata, nuova frontiera che combina i dati genetici e le informazioni sulle malattie di centinaia di migliaia di persone per ottenere trattamenti su misura per il singolo paziente.

Questa possibilità di frontiera pone tuttavia dei forti interrogativi etici, come è stato sottolineato nel corso del convegno: le cure personalizzate sono estremamante costose – si parla di centinaia di migliaia di euro a paziente. Quali le conseguenze per i sistemi sanitari nazionali e per i cittadini? Si tratta di dilemmi ai quali ben presto occorrerà dare risposta.

 

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