Maxi operazione contro rete di truffe e riciclaggio con base in Friuli operativa in tutta Italia

Udine Sei arresti, un divieto di dimora in Friuli Venezia Giulia, trenta perquisizioni e quattro immobili sequestrati. È il bilancio di una vasta operazione condotta nelle prime ore dell’8 aprile dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine.

L’inchiesta, avviata nell’ottobre 2023, ha permesso di ricostruire, in via gravemente indiziaria, l’esistenza di un’associazione per delinquere composta da almeno 20 persone, attive soprattutto nella provincia di Udine e dedite a una serie di reati contro il patrimonio, tra cui truffe online, furti e rapine, con successive operazioni di riciclaggio del denaro illecito.

Secondo quanto emerso, gli indagati pubblicavano annunci su piattaforme di vendita online fingendosi venditori di beni di lusso – come orologi di pregio e auto di alta gamma – e convincevano gli acquirenti a concludere le transazioni in contanti. Una volta ricevuto il denaro, sparivano senza consegnare alcuna merce.

Il denaro così ottenuto veniva poi reinvestito nell’acquisto e nella rivendita di veicoli di lusso e immobili. Per mascherare la provenienza illecita dei fondi, venivano utilizzate una ditta individuale e una società operanti nel settore dello smaltimento di materiali ferrosi, entrambe riconducibili agli indagati. Attraverso un complesso sistema di sovrafatturazioni, le operazioni venivano fatte apparire come legittime transazioni commerciali, con il coinvolgimento di imprese della provincia di Udine e, in un secondo passaggio, di una cooperativa e un consorzio attivi nel Torinese.

I provvedimenti cautelari – emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine – sono stati eseguiti in diverse province: Udine, Trieste, Gorizia, Venezia, Treviso, Torino e Biella. Oltre alle misure personali, è stato disposto il sequestro preventivo di quattro immobili, tre dei quali per impedire la reiterazione dei reati e uno come profitto del riciclaggio.

Le autorità sottolineano che gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza sancita dalla Costituzione.

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