Maxi giro di cocaina intercettato alla periferia di Trieste. Due arresti e due denunce
Trieste – Due arresti, oltre 130 dosi di cocaina e circa 8000 euro sequestrati. È il risultato delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste e svolte dalla Squadra Mobile della Questura.
Lo scorso 10 maggio gli investigatori della sezione “antidroga” della Squadra Mobile hanno eseguito una serie di perquisizioni nei confronti di alcune persone ritenute coinvolte in un giro di spaccio di stupefacenti.
Si tratta di due pregiudicati, S.A., classe 1996, cittadino italiano, e B.T., classe 1987, disoccupato, cittadino italiano, già individuati come attivi nello smercio di droga. I due sono stati trovati in possesso di numerose dosi già confezionate, nonché somme di denaro in contate e bilancini di precisione.
Nel corso della perquisizione presso l’abitazione dove entrambi vivono sono state trovate numerosissime dosi di droga; gli investigatori hanno anche trovato addosso a B.T., nascoste negli slip, un involucro con decine di dosi di cocaina già pronte allo smercio.
In totale gli agenti hanno trovato 113 confezioni di cocaina, nonché diverse dosi tra marijuana e hashish, oltre ad una cospicua somma in contante di circa 7.000 euro.
Sequestrato anche il taccuino dove erano annotati i nomignoli dei vari acquirenti con l’indicazione delle somme da questi corrisposte.
Gli agenti di polizia, durante il controllo, hanno verificato che all’interno dell’appartamento fossero presenti in terra numerosi riquadri in cellophane per il confezionamento della droga.
Nel prosieguo delle attività, sono stati perquisiti anche altri soggetti, poiché ritenuti coinvolti nello spaccio o nel consumo di stupefacente; sono stati quindi denunciati in stato di libertà altri due italiani, trovati in possesso di diverse dosi di cocaina e marijuana, oltre alla somma di circa 1.400 euro.
Nel corso dell’inchiesta è emerso come gli indagati abbiano spacciato le droghe ad un giro ristretto di conoscenti ai quali hanno ceduto singole dosi di sostanza stupefacente.
Gli acquirenti erano soliti recuperare la droga presso luoghi convenuti, oppure direttamente presso le abitazioni degli spacciatori nel quartiere Baiamonti e nel rione di San Sabba.