“Magazzino 18” ritorna al Politeama Rossetti dopo dieci anni dal debutto
Trieste – Ritorna al Politeama Rossetti dopo 10 anni uno spettacolo davvero memorabile: “Magazzino 18” con Simone Cristicchi, per la regia di Antonio Calenda, produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con lo Stabile di Bolzano e Corvino Produzioni. Ad impreziosire questa speciale edizione del decennale, è la presenza dell’Orchestra della Fondazione Teatro Verdi di Trieste, diretta dal Maestro Valter Sivilotti.
Da giovedì 9 a domenica 12 febbraio, dunque, si potrà apprezzare nuovamente uno spettacolo che non solo ha rappresentato un grande successo per lo Stabile, ma ha emozionato il pubblico di tutta Italia, toccando in una forma nuova – quella del musical civile – un doloroso capitolo della Storia del Novecento.
«Periodo denso di significati e contenuti quello tra fine gennaio e inizio febbraio al Rossetti – ha dichiarato il Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Francesco Granbassi. «Siamo reduci dall’omaggio fatto dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia alla “Giornata della Memoria” con lo spettacolo “Comandante ad Auschwitz” e ci apprestiamo a celebrare un grande ritorno, in occasione della “Giornata del Ricordo”. Un ritorno al Rossetti atteso da anni, quello di “Magazzino 18”, voluto dall’attuale consiglio d’amministrazione, visto il grande successo di pubblico ottenuto negli anni passati e per rimembrare la tragedia delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Un “bentornato a casa” quindi a “Magazzino 18”. Sottolineo la grande gioia del Rossetti e mia personale per il fatto che ad impreziosire l’edizione del decennale dello spettacolo diretto da Antonio Calenda ci sia la presenza dell’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, grazie alla disponibilità di Giuliano Polo e Paolo Rodda, che suggella una bella collaborazione tra due dei più importanti teatri italiani. La risposta del pubblico è stata eccellente e assisteremo a quattro serate di “tutto esaurito”».
Simone Cristicchi diretto da Antonio Calenda è dunque autore e nuovamente protagonista di “Magazzino 18”, musical-civile incentrato su una pagina dolorosa della storia d’Italia, che trova nel Porto Vecchio di Trieste un proprio “simbolo”, appunto il “Magazzino 18” che dà il titolo allo spettacolo. È un “luogo della memoria” particolarmente toccante: vi venivano infatti depositate le proprietà degli esuli, effetti personali e quotidiani, mobili, fotografie, quaderni, stoviglie, utensili da lavoro che rimangono ancora lì accatastati. Dopo averli portati via dalle loro case, erano costretti a separarsene, in attesa di recuperarli dopo i lunghi periodi vissuti nei campi profughi o in terre lontane. Molte volte non ne sono rientrati in possesso e quegli oggetti sono rimasti lì, dimenticati.
Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro, periodi duri e nostalgia: quella che pervade la canzone di Simone Cristicchi “Magazzino 18” ed il resto della colonna sonora che nello spettacolo s’intreccia alle parti recitate in una fusione di canto, musica, parole, poesia e immagini storiche.
Un racconto – orchestrato dalla grande esperienza di Antonio Calenda – che fa del teatro lo strumento per una riflessione importante e necessaria su un passato dell’Italia da conoscere per affacciarsi al presente con consapevolezza e armonia.
Il pubblico segue l’avventura di uno sprovveduto archivista romano, inviato dal Ministero a redigere un inventario di quegli oggetti ormai abbandonati da tanti anni; incontrerà lo “spirito delle masserizie” e gli altri protagonisti le cui storie sono nascoste tra i loro privati, semplici oggetti. Diretto da Antonio Calenda, Simone Cristicchi dà vita una dopo l’altra a tutte queste figure, cambiando registri vocali, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma di teatro ricca di contaminazioni e avvincente.
Lo spettacolo va in scena da giovedì 9 a sabato 11 febbraio alle ore 20.30 e domenica 12 febbraio alle ore 16 alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti. I posti disponibili si acquistano alla Biglietteria del Politeama Rossetti, negli altri punti vendita e circuiti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia o tramite il sito del Teatro www.ilrossetti.it. Informazioni allo 040.3593511.