Lotta al crimine organizzato nei Balcani: a Trieste riunione dello Steering Committee
Trieste – Traffico di esseri umani, di droga e armi, terrorismo e reati finanziari: questi i temi al centro del “Progetto Ipa Balcani occidentali: lotta al crimine organizzato”, il cui terzo Steering Committee si è aperto il 28 febbraio a Trieste.
Lusinghieri i risultati finora conseguiti dal progetto: tre investigazioni premiate da Selec (South East Law Enforcement Centre, Bucarest), numerosi arresti, latitanti rintracciati, beni confiscati, armi e droga sequestrati. Le indagini sono state condotte dalle polizie di Albania, Bosnia, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia con il coordinamente di IPA (International Police Association). L’azione di polizia si è svolta nei singoli paesi, ma anche in altri stati dell’Unione europea.
Partecipano oltre al project leader, il prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, i delegati delle forze di polizia dei Paesi partecipanti, Albania, Bosnia Erzegovina, Kossovo, Macedonia, Montenegro e Serbia, insieme ad esperti del ministero dell’Interno croato e della Giustizia francese, impegnati nelle attività come junior partner.
Il prefetto Porzio ha aperto i lavori salutando i convenuti nel suo duplice ruolo di prefetto Trieste e responsabile del progetto: “mantenere la leadership del Progetto IPA Balcani – ha detto – mi ha aiutato nell’intraprendere il mio compito in sede: qui, sul territorio, infatti, è ancora più evidente la necessità di una sempre più intensa e fattiva cooperazione internazionale per opporsi concretamente al crimine organizzato. Proprio qui le chiusure dei confini diventano in modo palpabile una forzatura inutile e fuori dal tempo. In definitiva, ho maturato la convinzione di quanto siano importanti per tutti noi e per il futuro dei nostri Paesi i principi fondanti dell’Unione Europea, di cui tutti noi sono certa vogliamo far parte”.
Ai lavori della giornata partecipa anche il prefetto Sandra Sarti, vicecapo di Gabinetto del ministro Minniti, la cui presenza conferma l’attenzione che il ministero dell’Interno riserva al progetto che sta consolidando nell’area una vera comunità internazionale di operatori di polizia, capaci e desiderosi di lavorare insieme, scambiarsi esperienze ed informazioni e in grado di individuare – e a volte superare – le strettoie normative e procedurali che ancora sussistono.
I lavori dello Steering Committee Meeting permetteranno di definire il piano operativo di lavoro fino a dicembre 2017, data di conclusione del progetto.