L’ingegnere Antonio Cattaruzza dona alla Regione la sua ricca collezione d’arte
Trieste –Antonio Cattaruzza, ingegnere e appassionato collezionista d’arte, ha deciso di affidare alla Regione e all’Ente regionale per il patrimonio culturale (ERPAC) il suo intero patrimonio di opere d’arte. Una collezione che vanta ben 196 opere di autori di caratura internazionale come Picasso, Mirò, De Chirico, Ernst, Appel, Cocteau, e Léger, accanto ad illustri rappresentanti dell’arte locale quali Mascherini, Dudovich, Gilardi, Severini, Perizi, Celiberti, Chersicla, Crali.
L’annuncio della donazione, alla presenza dello stesso ing. Cattaruzza, è stato dato il 2 dicembre in una conferenza stampa svoltasi nella sala Predonzani del Palazzo della Regione a Trieste. Il governatore Massimiliano Fedriga, nel ringraziare il benefattore, ha sottolineato l’importanza della donazione: “L’atto di generosità dell’ingegner Cattaruzza è una magnifica dimostrazione di appartenenza alla comunità del Friuli Venezia Giulia. La sua volontà di lasciare qualcosa di prezioso a disposizione di tutti è un esempio di alto senso civico e amore per la cultura”.
Una collezione di valore inestimabile
La collezione Cattaruzza non è solo un tesoro per la sua qualità artistica, ma anche per il suo significato culturale. L’indivisibilità del corpus, voluta dal mecenate, garantisce che questo patrimonio resti coeso e radicato nella sua terra di origine.
Le opere saranno esposte in spazi di grande prestigio: il Palazzo della Regione in piazza Unità e, una volta pronta, la nuova sede culturale in Porto Vecchio.
“Si potrà scoprire la storia artistica che ha caratterizzato questa collezione e soprattutto come ci si guarda all’interno dell’arte”, ha affermato Fedriga. Ogni opera, infatti, riflette non solo il gusto personale del collezionista, ma anche il percorso di ricerca e amore per l’arte che Cattaruzza ha sviluppato nel corso di vari decenni.
Progetti per il futuro
Non solo mostre: la valorizzazione della collezione passerà anche attraverso attività educative. “Valorizzeremo queste opere con una serie di mostre, oltre a un catalogo dedicato”, ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario Anzil. “Inoltre, lanceremo iniziative didattiche per avvicinare i giovani all’arte e renderli partecipi di questo straordinario patrimonio culturale”.
La vicesindaca di Trieste, Serena Tonel, e il vescovo Enrico Trevisi, presenti all’evento, hanno lodato l’impatto che questa donazione avrà sul tessuto culturale e sociale del territorio, evidenziando come l’arte possa essere uno strumento di crescita e condivisione per l’intera comunità.
Un lascito per la comunità
Antonio Cattaruzza ha spiegato con emozione la ragione della sua scelta: non avendo eredi, ha voluto che la sua collezione restasse indivisa e saldamente legata al Friuli Venezia Giulia.
“Il mio desiderio è che queste opere, raccolte con un preciso disegno, non vadano disperse. Voglio che la mia collezione diventi un ponte tra generazioni, un elemento che unisce passato e futuro”.
Con questa donazione, il Friuli Venezia Giulia si arricchisce di un tesoro culturale unico, capace di raccontare la storia dell’arte internazionale e locale, rafforzando al contempo il senso di identità e appartenenza della comunità.
Così ha concluso il governatore Fedriga: “È una prova tangibile di quanto una persona possa fare per lasciare un segno profondo e positivo nella sua terra”.