Le richieste di Confcommercio Fvg alla Regione: dall’azzeramento dei tributi ai finanziamenti a fondo perduto
Dal sostegno ai Confidi all’azzeramento dei tributi locali, dalla semplificazione burocratica ai finanziamenti a fondo perduto, fino al credito di imposta esteso agli affitti. Sono le richieste di Confcommercio Fvg alla Regione per il contenimento dei danni all’economia prodotti dalla diffusione del coronavirus. A firma del presidente Giovanni Da Pozzo e del direttore Massimo Giordano, l’associazione ha consegnato agli assessori competenti un documento contenente un elenco di misure urgenti straordinarie a sostegno delle imprese colpite dagli effetti del Covid-19. «Servono interventi immediati – sottolineano i presidenti provinciali Da Pozzo, Gianluca Madriz, Alberto Marchiori e Antonio Paoletti – per evitare il rischio di perdere una parte importante nel tessuto imprenditoriale locale».
Di seguito le richiese di Confcommercio per le imprese costrette alla chiusura a seguito del Dpcm 11 marzo 2020 e per quelle del settore turistico (strutture ricettive, agenzie viaggi e altro):
1. Sostegni ai Confidi al fine di consentire il rilascio di controgaranzie al 100% con procedure semplificate e senza spese di commissione. Anche per eventuale rilascio garanzie comunque richieste da Mediocredito Fvg per interventi di anticipo liquidità o esigenze di finanziamento a breve-medio termine, a valere sulla Sezione anticrisi a favore delle imprese commerciali, del turismo e terziario. Utilizzo della sezione anticrisi senza garanzie e costi di commissioni.
2. Azzeramento dei tributi locali (indipendentemente dal volume d’affari) da parte dei Comuni (Imu, Tari, Tosap, Cosap), compresi gli ambulanti, per i mesi di marzo e aprile 2020, con intervento compensativo del minor gettito d’imposta della Regione (nelle modalità prospettate nel ddl SviluppoImpresa).
3. Integrazione del “credito d’imposta per botteghe e negozi” del 60% dell’ammontare del canone di locazione di immobili rientranti nella categoria catastale C/1 previsto dal Dpcm 16 marzo, con un contributo a fondo perduto del 40% per i mesi di marzo e aprile 2020.
4. Modalità semplificate ed erogazione diretta da parte dell’Inps per la cassa in deroga. Richiesta di retroattività della stessa e fruibilità a prescindere dall’esaurimento di ferie e permessi.
5. Contributo a fondo perduto del 30% del valore della merce deperibile non utilizzata a seguito chiusura attività senza preavviso (fioristi, bar, ristorazione, alberghi), comprovata con documenti di acquisto con data consegna dal giorno 10 o 11 marzo e dichiarazione di non effettuare consegne a domicilio da applicare a tutte le imprese indipendentemente dal volume d’affari.
6. Semplificazione delle procedure di liquidazione nei procedimenti amministrativi regionali (bandi di finanziamento, appalti e altro) pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data. Tale intervento potrebbe favorire un’iniezione di liquidità alle aziende aventi diritto. Inoltre, sospensione e proroga delle scadenze dei procedimenti almeno per un periodo pari a quello del perdurare dello stato di emergenza per le aziende beneficiare che lo richiedono. Si chiede che la Regione si attivi a livello nazionale con analoghe richieste relativamente ai procedimenti amministrativi nazionali (per esempio bando periferie).
7. Ad integrazione dell’intervento a sostegno dell’acquisizione di piattaforme per la didattica a distanza previsto dal Dpcm 16 marzo 2020, erogazione di contributi a fondo perduto a beneficio degli organismi privati che erogano formazione obbligatoria (corsi sicurezza, abilitanti e altro) per l’acquisizione di piattaforme e attrezzature per la didattica a distanza e per la produzione di moduli didattici.