Lavoro da remoto nel 2024: evoluzione e consigli
L’evoluzione dello smart working in Italia è stata notevole dal 2020 fino alla metà del 2022. Le aziende private di tutte le dimensioni, infatti, hanno integrato questa modalità nei propri processi e interne. Alla fine del 2021, più di 4 milioni di persone in Italia lavoravano già da casa. Attualmente, lo smart working sta vivendo una fase di consolidamento e rinnovata crescita, con 3,585 milioni di lavoratori da remoto nel 2023. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle grandi imprese, dove oltre la metà dei dipendenti (1,88 milioni) abbraccia questa modalità, mentre nelle PMI rappresenta il 10%. Tuttavia, si nota una diminuzione di lavoratori da remoto nelle microimprese e nelle Pubbliche Amministrazioni.
Le aziende con iniziative mature di smart working mostrano risultati superiori in attrazione di talenti, inclusività, engagement e work-life balance. Mentre il 52% delle grandi imprese è maturo su tutte le dimensioni, le PMI e le Pubbliche Amministrazioni presentano una maturità inferiore (rispettivamente 15% e 16%). Per il futuro, si prevede che praticamente tutte le grandi imprese manterranno lo smart working, mentre nell’ambito delle PMI e delle Pubbliche Amministrazioni persiste una maggiore incertezza, con il 19% e il 20% rispettivamente che non sa se e come adotteranno questa modalità nel corso del 2024.
Smartworking: organizzazione dello spazio di lavoro e risparmi energetici
L’efficace organizzazione dello spazio di lavoro diventa essenziale quando si lavora in modalità smartworking. La scelta di mobili ergonomici va oltre il mero aspetto estetico, perché influisce direttamente sulla produttività, ma anche sul benessere. Sedie ergonomiche e scrivanie regolabili non sono solo un lusso, ma un investimento nel comfort e nella salute a lungo termine. L’illuminazione, sia naturale che artificiale, svolge anche un ruolo chiave. Se possibile, come primo passo, posizionare la scrivania vicino ad una finestra per sfruttare la luce naturale. Integrare luci artificiali regolabili, per le stanze più buie o per la fine della giornata, consente di adattare l’illuminazione alle diverse attività lavorative, riducendo l’affaticamento visivo e migliorando la concentrazione.
Inoltre, adottare pratiche di risparmio energetico non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma anche alla riduzione dei costi energetici, che a volte diventano oneroso quando si lavora da casa. In questo obbiettivo, spegnere dispositivi non utilizzati, regolare la temperatura in modo efficiente, caricare il pc solo quando è necessario e staccare il caricatore quando non serve, adottare comportamenti eco-consapevoli diventano elementi chiave in un ambiente di lavoro sostenibile.
Un aspetto spesso trascurato è la sinergia tra pratiche di risparmio energetico e le offerte dei fornitori di energia. Sempre più aziende, infatti, incentivano l’efficienza energetica attraverso programmi mirati, offrendo opportunità per beneficiare di tariffe energetiche vantaggiose, come quelle proposte da ENGIE ad esempio. Esplorare queste opzioni può essere un passo significativo verso un ambiente di lavoro che coniuga comfort, produttività e risparmi.
Suggerimenti utili per lavorare da casa
Nell’ambito dello smartworking, è essenziale adottare strategie efficaci per migliorare la gestione del tempo e aumentare la produttività. Pianificare con cura la giornata, stabilendo obiettivi chiari e realistici, è una tecnica utile. Inoltre, è fondamentale definire dei limiti netti tra la vita professionale e personale al fine di mantenere un equilibrio sano. Per preservare il benessere mentale e fisico, è fortemente consigliato di fare delle pause ogni due ore. Questo permette di rilassarsi, ricaricare le energie e ridurre lo stress accumulato. Infine, mantenere una postura corretta e dedicare del tempo all’attività fisica quotidiana sono pratiche che contribuiscono al benessere complessivo.