L’arte torna in scena alla Galleria Saggitaria e Fondazione Aldo Furlan tra Pordenone e Spilimbergo

Pordenone – La notizia suona emozionante, dopo lunghe settimane di lockdown culturale in Italia e nel mondo: l’arte torna in scena, e un nuovo progetto espositivo si sta per schiudere fra la Galleria Sagittaria di Pordenone e le due sedi della Fondazione Ado Furlan a Spilimbergo, Palazzo Tadea e Castello.

Dal mese di maggio fino a ottobre 2020 i riflettori saranno puntati sull’artista Massimo Poldelmengo, talento eclettico capace di spaziare dalla pittura e dalla scultura a intense opere grafiche di forte impatto emotivo. La sua arte di recente ha trovato spazio anche in uno dei luoghi più “percorsi” del Friuli Venezia Giulia, il Trieste Airport di Ronchi dei Legionari, dove un’opera di Poldelmengo è stabilmente posizionata nell’area del Polo intermodale.

Per iniziativa del CICP – Centro Iniziativa Culturali di Pordenone, in sinergia con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone, arriva ora la mostra “L’Opera al Nero” allestita negli spazi della Galleria Sagittaria a Pordenone e nelle due sedi della Fondazione Ado Furlan a Spilimbergo, un’esposizione ricca di una cinquantina di opere estremamente rappresentative dell’arte di Poldelmengo, selezionate a cura del curatore Angelo Bertani, in sinergia con la storica dell’arte Caterina Furlan.

«Tutto si è interrotto improvvisamente. Un fattore imprevedibile ha cancellato il modo di pensare e organizzare la giornata – spiega la presidente del CICP Maria Francesca Vassallo – Il tempo si è svuotato dalle cadenze frenetiche che quasi meccanicamente ci hanno riempito, immettendo nuove paure e nuovi rischi, anche per la vita.
Ora il dolore ma anche nuove solidarietà, nuovi valori da modulare, da costruire in un tempo che si prolunga. Fino a quando, non è dato sapere.

Anche a questo servono gli artisti: la mostra dedicata a Massimo Poldelmengo arriva in un momento in cui l’invisibile sta invadendo e fermando mezzo mondo, scardinando un meccanismo di sicurezze in cui ci siamo arroccati e aggrappati. L’artista che stiamo per ospitare nelle sale della Galleria Sagittaria alterna uno studio di spazi e di volumi da porre in equilibrio fermo, oppure azzardato, attraverso muri e pareti. Elementi su cui ancorarsi o da trafiggere, in continuo cambiamento. Appena le norme di sicurezza lo consentiranno, dal mese di giugno, la mostra sarà visitabile in contemporanea a Pordenone e nelle due sedi della Fondazione Ado Furlan a Spilimbergo».

La realizzazione del progetto prende avvio con due video-preview dedicate all’arte di Massimo Poldelmengo, curate dal videomaker Giorgio Simonetti e prodotte dal CICP: la prima sarà on line venerdì 22 maggio, dalle 11.30, sul sito e sui canali social del Centro Iniziative Culturali di Pordenone. Si tratta di un cortometraggio che ci permette di essere a tu per tu con l’artista, il quale illustra le tre intense opere grafiche donate alla Fondazione Concordia Sette. A cominciare da “Lustràle”, una tecnica mista collegata all’installazione che l’artista aveva realizzato per la rassegna Hic et Nunc, e che era stata posizionata nella chiesa di san Lorenzo a San Vito al Tagliamento. A quella stessa installazione si era liberamente ispirata un’opera successiva, il fonte battesimale progettato per la Chiesa del Sacro Cuore di Baragalla a Reggio Emilia, edificio di culto per il quale Poldelmengo aveva progettato anche il grande portale riprodotto in un’altra grafica donata alla Fondazione Concordia Sette. Infine nello stesso cortometraggio sarà presentata anche la grafica “Il Tempo monta”, tecnica mista su tela, datata 1994: un’opera che si inserisce nella costante ricerca dell’artista sul tema del tempo, qui metaforizzato da una scala.  

Venerdì 5 giugno, sempre dalle 11.30, sempre sui canali social CICP, sarà poi diffusa un’ulteriore e più ampia video-preview: un’esclusiva visita guidata allo studio di Massimo Poldelmengo. Ci sarà così modo di approfondire i temi ispiratori della sua ricerca e scoprire molte opere attraverso il racconto diretto dell’autore.

In seguito, nel mese di giugno, la mostra “l’opera al nero” sarà presentata con i dettagli per l’accesso in presenza al percorso espositivo negli spazi di Pordenone (Galleria Sagittaria) e di Spilimbergo (le due sedi della Fondazione Ado Furlan).

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