Regione, l’addio di Debora Serracchiani. Bolzonello in rampa di lancio

Udine – Tanto tuonò che piovve. Era un addio annunciato da diversi mesi, ma che ieri, domenica 12 novembre, ha trovato l’ufficializzazione.

Debora Serracchiani, presidente della Regione  e componente della segreteria nazionale del Pd, ha annunciato  Udine, durante il suo intervento in Assemblea regionale svolta nella sede del Pd, la sua decisione di non ricandidarsi alla presidenza della Regione e ha dato la propria disponibilità al partito per le politiche del prossimo anno.

“Il mio mandato è giunto al termine – ha detto la Governatrice – e resto al servizio del Fvg con un ruolo nazionale. Mi metto a disposizione del mio partito per le elezioni politiche e vorrei essere candidata in Friuli Venezia Giulia. Ho avuto l’onore di essere presidente di una regione meravigliosa e nei prossimi anni credo di poter essere utile al Fvg in un ruolo diverso”

“Io non lascio la Regione ma anzi, voglio continuare a essere al suo servizio. Da domani, pienamente fino alla fine del mio mandato di presidente, e poi, con la condivisione del partito e il consenso degli elettori, in altri ruoli di responsabilità – ha concluso la presidente – candidandomi in Friuli Venezia Giulia”.

“Sono orgogliosa – ha detto ancora Serracchiani – di aver guidato una squadra formata da consiglieri e assessori, da amministratori e iscritti, che ha raggiunto risultati importanti. Abbiamo ereditato una regione che, di fronte alla più grande crisi economica del dopoguerra, andava incontro immobile al suo declino. La profondità dei danni causati da quell’immobilismo non si è sempre palesata appieno. L’assenza di scelte – ha indicato – stava minando alle fondamenta il nostro sistema economico e sociale con un processo insidioso in quanto non visibile e non ancora percepibile”.

Serracchiani, che ha elencato in dettaglio i risultati della legislatura, delle “riforme incisive e coraggiose”, ha parlato anche del suo doppio ruolo nella segreteria nazionale del partito e in Regione: “l’ho accettato – ha detto – ma Dio solo sa quanto è servito”.

E ora? La scelta del candidato passerà attraverso le primarie. Il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, ha ringraziato la presidente Serracchiani e affermato: “Mi metto a disposizione del partito – ha detto –. Se le persone riterranno che io sia la figura giusta, spero accetteranno la mia proposta, altrimenti mi diranno di no. Io sono pronto a mettere a disposizione la mia competenza per il partito e per il Fvg. Per tutti noi – ha aggiunto – oggi inizia un percorso significativo, che dobbiamo compiere insieme, se non faremo così non andremo molto lontano. Serve unità di programmi e di valori. Serve un nuovo modello sociale, che parta da scuola e lavoro, da declinare assieme. E’ necessario – ha concluso – un progetto aggregante basato su valori condivisi”.

Il capogruppo alla Camera Ettore Rosato ha dichiarato che “oggi il clima interno ed esterno al partito è decisamente migliore di quello delle passate elezioni regionali, quindi guardiamo con ottimismo alle prossime sfide. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto. Oggi Sergio Bolzonello si è messo a disposizione e credo che questa disponibilità vada accolta”.

L’Assemblea ha, infine, approvato il regolamento per le primarie, accogliendo un emendamento per estendere fino al 25 novembre il termine per la presentazione di eventuali candidature, fissando al 3 dicembre la data per eventuali primarie.

Allo stato attuale, si registra la sola candidatura di Bolzonello. Potrebbe essere l’unica, visto che può contare sull’appoggio di circa il 60-70% del partito. Anche così non fosse, è del tutto evidente che il vicegovernatore del Fvg parta in pole position per le eventuali primarie.

Quanto alle alleanze, Serracchiani rivela “Aprire a sinistra è importantissimo, abbiamo governato questa regione con una maggioranza larga. Credo che troveremo spunti programmatici comuni con la sinistra e con tutti coloro che reputano positivo il lavoro fatto in questi anni”.

Maurizio Pertegato

Foto: Marco Zanolla

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