La riscoperta del mais di Illegio regala a Coldiretti Fvg il premio nazionale Oscar Green
Roma – Un risultato storico per i giovani della Coldiretti regionale. Marco Zozzoli dell’azienda agricola “Il Vecjo Mulin” di Illegio, grazie alla coltivazione di antiche varietà di mais, simbolo di biodiversità, ha vinto il primo premio nazionale nella categoria Sostenibilità dell’edizione 2019 di Oscar Green, la tredicesima del concorso promosso dalla Confederazione nazionale e patrocinato dal ministero delle Politiche agricole che riconosce l’innovazione, valorizza i progetti dei giovani imprenditori e promuove l’agricoltura di qualità.
Il 17 gennaio a Roma Coldiretti ha premiato i progetti selezionati nelle sei categorie di Oscar Green: oltre a Sostenibilità anche Impresa.4Terra, Campagna Amica, Creatività, Fare Rete e Noi per il sociale.
«Un’enorme soddisfazione – le prime parole del presidente regionale della Coldiretti Michele Pavan, nella capitale assieme al direttore Danilo Merz e alla presidente regionale di Giovani Impresa Anna Turato –. Oscar Green è un concreto esempio di come si possa promuovere l’agricoltura sana ed ecosostenibile sul territorio, nel rispetto delle regole e con uno sguardo rivolto al futuro».
«Questo concorso è una vetrina per tutti i giovani che valorizzano il nostro territorio – aggiunge Turato –. La vittoria di Marco è il coronamento del grande impegno di tutti i giovani che fanno agricoltura anche in territori marginali come quelli di montagna».
La passione verso la riscoperta ha portato Zozzoli a recuperare da tutto il mondo piante “dimenticate” e condannate all’estinzioni, che possono però ancora stupire, attraverso la messa a dimora di semi antichi e varietà rare come la mandorla di terra o zigolo dolce e appunto il mais gemma di vetro (con varie gradazioni di azzurro), rarissimo e simbolo di biodiversità noto anche come mais glass gem, e un’antica varietà di mais, detto mais di Illegio o mais di Dieç, tramandata da generazione in generazione e da cui si ricava la rinomata farina di Illegio. In questo modo vengono preservati l’ambiente e il terreno con lavorazioni rispettose della natura.
A Roma spazio anche per Simone Betto, dell’azienda agricola Betto Simone di Pocenia, il secondo finalista Fvg. Nella categoria Fare Rete, Betto ha presentato un progetto volto ad aiutare le api a nutrirsi affinché si fortifichino attraverso la creazione di un habitat idoneo agli insetti pronubi, che favorisca la riproduzione dell’insetto antagonista, la vespa samurai, che contrasti la massiccia invasione della cimice asiatica.