La Regione incontra i sindaci dei comuni colpiti dal maltempo: più autonomia per riparare danni
Udine – Ottantasei dei novantuno sindaci dei Comuni interessati dal maltempo di ottobre hanno partecipato il 18 marzo ad Arta Terme (Ud) all’incontro sulla gestione dei danni del maltempo con il vicepresidente della Regione FVG con delega alla Protezione Civile Riccardo Riccardi.
La Regione, per accelerare le opere di ripristino nelle zone del Friuli Venezia Giulia colpite dal maltempo dello scorso autunno, ha adottato un metodo che punta all’autonomia dei Comuni per la predisposizione dei lavori di ripristino dei territori danneggiati dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre 2018.
L’obiettivo che la Protezione civile regionale si è data, ha specificato il vicepresidente, è di avviare tutti i lavori finanziati entro il prossimo 30 settembre.
Si tratta di ultimare circa 260 procedimenti, per un valore complessivo di 104 milioni di euro, che oltre ai Comuni vedranno coinvolti nell’operatività anche FVG Strade, PromoTurismo FVG, le Direzioni regionali delle Risorse agricole e forestali, dell’Ambiente e alla Protezione civile.
“Il metodo – ha detto Riccardi – è figlio della storia che questa regione ha alle spalle, e che abbiamo sintetizzato con il nome di Zamberletti 2.0 perché coniuga velocità di intervento ed efficacia, nell’ottica di arrivare prima possibile al risultato, ma con un contemporaneo grande lavoro di controllo dei procedimenti e della qualità, che stanno in capo alla Protezione civile”.
Il percorso prescelto per accelerare le risposte attese dai cittadini ai fini del ripristino dei danni del maltempo, prevede l’istituzione di un’Unità di supporto, che darà tutto l’appoggio ai Comuni per velocizzare per pratiche: il tempo per la verifica e la ‘liberazione’ di una pratica da parte della Protezione civile è stato infatti fissato in un massimo di sette giorni.
La novità di questo percorso sta nel fatto che i procedimenti di gestione degli appalti saranno lasciati in capo ai Comuni, semplificando le pratiche di affidamento delle opere, ma mantenendo in capo alla Protezione Civile la parte relativa alla gestione economica e la parte di controllo e validazione.
Poiché si tratta di molti procedimenti di piccola entità, la modalità operativa scelta andrà ad alleggerire i Comuni di un importante numero di pratiche; e nel caso di piccoli Comuni di montagna, questo è un elemento sicuramente decisivo per non incidere sulla sostenibilità dell’intero piano.
L’incontro ha permesso a Riccardi di recepire dai sindaci e dai rappresentanti degli uffici tecnici dei Comuni suggerimenti e proposte, fornendo, assieme ai tecnici della direzione regionale della Protezione civile, chiarimenti e delucidazioni in merito a “una partita complessa che ci vedrà impegnati nel fornire risposte adeguate che auspichiamo diventino modello per il futuro”.