La Protezione civile ricevuta da papa Francesco. Folta rappresentanza dal Friuli Venezia Giulia. Le foto
Più di 6000 volontari della Protezione Civile Nazionale Italiana, provenienti da tutt’Italia, hanno partecipato all’udienza di Papa Francesco. Folta la rappresentanza del Friuli Venezia Giulia.
L’incontro si è svolto alle 09.45 di sabato 22 dicembre nell’Aula Paolo VI. L’evento era in programma nel settembre 2016, ma venne annullato in seguito del sisma che colpì il Centro Italia.
Nel corso della mattinata la Protezione Civile ha presentato una serie di video e di racconti di uomini e donne in servizio sul teatro delle ultime calamità naturali in Italia, dove volontari di Protezione Civile e personale di ruolo – carabinieri, polizia, guardia di finanza ed esercito – si sono distinti per audacia e coraggio, per aver messo a repentaglio le proprie vite nell’affrontare gravi pericoli.
Presente in sala Paolo VI in Vaticano anche il ministro degli interni svedese, che ha voluto ringraziare personalmente i piloti del gruppo canadair italiano per il grosso aiuto offerto nei violenti incendi verificatisi in Svezia nell’estate passata.
Poi il grande e caloroso abbraccio dei volontari all’arrivo di Papa Francesco, che ha benedetto tutto il personale della Protezione Civile.
Le parole di papa Francesco
“La nostra preghiera e il nostro pensiero – ha detto il papa – vanno a chi ha perso la vita per fenomeni calamitosi; sia alle vittime che ai soccorritori impegnati a salvare più vite possibile. La Protezione Civile italiana non smette mai di ricordarci che la salvaguardia del territorio in cui viviamo non è importante solo durante le grandi emergenze ma soprattutto nelle fasi di previsione e prevenzione e poi quando bisogna tornare alle condizioni di normalità. Quindi la missione forse più importante della protezione civile è quella educativa per fare in modo che ciascun cittadino venga formato ad avere comportamenti che riducano i rischi. La Protezione civile inoltre, è organizzata secondo il principio della sussidiarietà, questo è un fattore decisivo: mettersi intorno ad un tavolo per il bene comune e senza egoismi con l’obiettivo della salvaguardia delle vite umane e dell’ambiente”.
Il saluto del Capo del Dipartimento
A salutare il Papa a nome di tutto il Sistema il Capo del Dipartimento Angelo Borrelli con parole accorate: “grazie per averci accolto, quella di oggi è occasione e attesa da tutti noi. Le presento il SNPC che nel nostro Paese ha compito di difendere la vita l’ambiente e il territorio” ha esordito Borrelli.
“Crediamo che quanto siamo stati capaci di fare fino a oggi non sia più sufficiente – ha aggiunto il Capo del Dipartimento. – Senza dimenticare i criteri di efficacia, di efficienza e soprattutto tempestività degli interventi in emergenza, dobbiamo dare più spazio all’idea che il futuro non può essere giocato tra l’indifferenza dei comportamenti individuali e la delega alle Istituzioni. A tutti i livelli, da quello locale a quello delle organizzazioni internazionali di cui siamo parte, dobbiamo impegnarci a partecipare, con proposte realistiche e concrete, al processo, ormai indispensabile, per arrivare a forme di sviluppo inclusive ed ecosostenibili”.
Borrelli ha poi concluso con un dono particolare: “in segno di gratitudine, come concreta testimonianza a favore delle popolazioni disagiate, nei cui confronti la Chiesa ha da sempre dimostrato la massima sensibilità, il sistema della protezione civile ha il piacere di farle dono di un ambulatorio medico mobile che potrà essere utilizzato dove Ella meglio riterrà”.
Le foto
(Servizio fotografico a cura di Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)
Le rappresentanze
All’udienza erano presenti oltre 3.500 volontari e volontarie di Protezione civile appartenenti a 35 organizzazioni di volontariato, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.
Ai 350 funzionari del Dipartimento della Protezione Civile si aggiungono più di 1.500 rappresentanti del Comitato operativo allargato di Protezione Civile, tra cui 250 uomini e donne dei Vigili del Fuoco, oltre a 500 unità delle Forze Armate tra Carabinieri, Aeronautica, Esercito, Marina Militare e Capitaneria di Porto; più di 350 i rappresentanti delle Forze di Polizia tra Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia di Stato e oltre 200 rappresentanti della comunità scientifica, degli ordini professionali, dei gestori dei servizi essenziali e degli altri enti che fanno parte del sistema di protezione civile. Sono presenti in Vaticano anche circa 140 sindaci dei Comuni colpiti dal sisma nel Centro Italia avvenuto nel 2016 e dei comuni dell’Isola di Ischia, colpita da un terremoto nel 2017.