La protesta dei pubblici esercizi contro il mini lockdown: tovaglie in piazza e piatti capovolti

Trieste – Tovaglie imbandite, ma con i piatti girati al contrario. Il segno di una protesta silenziosa, quella della Confcommercio Fvg-Fipe, Federazione pubblici esercizi, martedì 28 ottobre in piazza Unità d’Italia a Trieste.

I lavoratori del settore contestano le chiusure anticipate imposte dal Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte la scorsa domenica.

“Fateci lavorare”, è la stata la richiesta del presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo, nel sottolineare come siano state nuovamente penalizzate le stesse imprese messe all’angolo dal lockdown, “imprese – ha detto Da Pozzo – che hanno investito per consentire ai clienti la sicurezza anti-Covid, che hanno rispettato le regole, ma che inspiegabilmente vengono accusate di una diffusione del virus che ha ben altre origini”.

Alla manifestazione di protesta hanno partecipato in maniera ordinata circa 300 persone, in particolare i dipendenti dei gestori di bar e ristoranti.

A prendere la parola sono stati, con Da Pozzo, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente di Confcommercio Fipe Fvg Bruno Vesnaver.

A supporto dell’iniziativa anche i vertici di Confindustria Venezia Giulia Michelangelo Agrusti e di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti.

L’intervento del presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga

Queste le parole del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Faccio un appello anche alle forze politiche di opposizione del Friuli Venezia Giulia: lavoriamo insieme per dare risposte alla comunità regionale, che ci chiede di non negare il futuro a queste imprese messe in grave difficoltà dalle scelte sbagliate di questo ultimo Dpcm”.

La richiesta da sempre manifestata all’Esecutivo nazionale è stata quella di individuare delle misure, “eque e comprensibili da cittadini e imprese, che servano sul serio a contrastare il contagio. Perché questa – ha sottolineato – è una battaglia che si vince solo se si rema tutti nella stessa direzione”.

“Chiediamo al Governo di compiere un gesto responsabilità e di ascoltarci – ha detto ancora il governatore – perché questa richiesta non parte da una piazza fatta da irresponsabili, ma da imprenditori che hanno sempre adempiuto alle prescrizioni, investendo risorse proprie e mettendo in atto tutte le misure di prevenzione per proteggere i lavoratori e i clienti”.

Fedriga, incontrando poi i presidenti delle Camere di commercio del Fvg Antonio Paoletti (Venezia Giulia) e Giovanni da Pozzo (Pordenone Udine) ha rimarcato la piattaforma unitaria di tutte le Regioni, “di ogni colore politico”, le quali, attraverso la sede istituzionale della Conferenza con lo Stato, hanno formulato al Governo delle proposte costruttive che non hanno ancora trovato risposta.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi