La Polizia traccia il bilancio delle attività nel 2024 in occasione del 173° anniversario
Nel corso del 2024, la Polizia di Stato ha operato capillarmente in tutto il Friuli Venezia Giulia, affrontando una molteplicità di sfide che spaziano dal controllo dell’immigrazione alla repressione dei reati comuni, dalla prevenzione della devianza minorile alla lotta contro la violenza di genere.
In occasione del 173° anniversario della fondazione del Corpo, le Questure di Trieste, Udine e Gorizia hanno tracciato un bilancio dettagliato dell’attività svolta, restituendo l’immagine di un territorio costantemente presidiato.
A Trieste, l’attività è stata notevole: 336 persone arrestate, quasi 6.000 indagate e 296.481 controllate, con 89.101 veicoli sottoposti a verifica. Particolarmente significativo il ruolo della Polizia di Frontiera, che ha identificato oltre 167.000 persone, respingendone 613 alla frontiera e rintracciando 2.999 irregolari. Gli arresti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sono stati 188. L’Ufficio Immigrazione ha gestito circa 2.900 migranti, tra presentazioni spontanee e rintracci interforze, formalizzando 2.397 richieste di protezione internazionale e rilasciando oltre 14.800 permessi di soggiorno. Le attività di prevenzione e contrasto sul territorio hanno coinvolto 7.552 pattuglie, mentre la Squadra Mobile ha eseguito 78 arresti, sequestrando 16 chilogrammi di droga, in gran parte cocaina ed ecstasy. La Polizia Stradale ha elevato più di 6.400 contravvenzioni e ritirato 416 patenti. Il contrasto alla violenza domestica ha portato all’adozione di 58 ammonimenti e 13 provvedimenti per stalking, con 34 DASPO e 88 DACUR notificati.
Anche Udine ha visto un’intensa attività: oltre 24.000 persone e 7.500 veicoli controllati, con 3.364 pattuglie sul territorio. L’azione preventiva ha coinvolto le scuole attraverso il progetto “Sa.Pr.Emo”, raggiungendo quasi 5.000 alunni. Gli arresti sono stati 266, con oltre 1.600 persone denunciate. La Squadra Mobile ha sequestrato più di 18 kg di hashish e un chilo di cocaina. Il Questore Domenico Farinacci ha evidenziato l’aumento dei casi di violenza giovanile e contro i pubblici ufficiali, spesso legati all’abuso di droghe e alcol, oltre all’espansione delle truffe agli anziani. Non sono mancati interventi sul fronte dell’estremismo: tra questi, l’espulsione per motivi di sicurezza nazionale di un cittadino algerino autore di contenuti social inneggianti al terrorismo. L’Ufficio Immigrazione ha gestito più di 12.000 pratiche tra permessi e richieste di asilo. Sul piano della violenza di genere, sono state eseguite 23 misure cautelari, mentre prosegue l’attività informativa itinerante nelle aree urbane.
A Gorizia, sono state arrestate 163 persone e 1.123 denunciate, a fronte di 1.361 reati complessivamente registrati. Le pattuglie delle volanti hanno effettuato 4.866 interventi, identificando ben 666.727 persone e controllando 243.818 veicoli. L’attività di ordine pubblico ha visto 2.398 servizi coordinati, con l’impiego di oltre 44.000 operatori. L’impegno sul fronte dell’immigrazione si è tradotto in 51 espulsioni e 283 rimpatri, oltre a 1.499 respingimenti alla frontiera. I permessi di soggiorno rilasciati sono stati 10.890, mentre le domande di protezione internazionale hanno raggiunto quota 1.275. La Polizia Stradale ha ritirato 233 patenti e decurtato più di 8.000 punti, rilevando 346 incidenti, di cui 4 mortali. La Polizia Ferroviaria ha identificato oltre 34.000 persone e scortato 832 treni, mentre quella di Frontiera ha eseguito 64 arresti e controllato oltre 550.000 persone. Sul fronte delle misure preventive, il Questore ha emesso 36 avvisi orali, 94 fogli di via, 41 ammonimenti per violenza domestica e 10 per stalking.
Il quadro che emerge dal bilancio delle tre province è quello di una Polizia costantemente impegnata su più fronti, in un contesto in continua evoluzione.
Se da un lato si consolidano le strategie di prevenzione e il presidio del territorio, dall’altro crescono fenomeni come l’immigrazione irregolare, la violenza urbana e i reati contro le fasce più vulnerabili.