La dengue si espande anche in Italia: i contributi dell’ICGEB di Trieste allo studio del virus
Trieste – L’Italia è un esempio eclatante dell’espansione del virus dengue: è quanto emerge da un recente studio, in via di pubblicazione, a cui ha collaborato tra gli altri il dr. Alessandro Marcello, responsabile del laboratorio di virologia molecolare della Direzione dell’ICGEB (Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia) situata nell’Area Science Park di Trieste. Le altre sedi di ICGEB si trovano a New Delhi (India) e Cape Town (Sudafrica).
“Nel corso del 2023 – spiega Marcello – abbiamo avuto nel nostro Paese il più alto numero di casi e di trasmissioni autoctone di dengue fino ad ora. I cambiamenti climatici soprattutto, ma anche gli spostamenti delle persone, sono i maggiori responsabili della circolazione della dengue in nuove aree”.
Lo studio si inserisce in un più ampio filone di ricerca condotto nel contesto dei progetti dell’ICGEB-Emory Vaccine Program, programma internazionale che si propone di contribuire allo sviluppo di nuovi vaccini.
Nuove evidenze sulla pericolosità del virus
L’ICGEB ha comunicato che in questi giorni è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Medicine un’indagine sulle malattie gravi contratte durante le infezioni virali primarie e secondarie nella popolazione pediatrica, che comprende un’analisi dei casi di dengue grave in un ampio gruppo di bambini in India: la ricerca ha dimostrato che più della metà potrebbe essere attribuita a un’infezione primaria piuttosto che secondaria.
Negli ultimi due decenni, le infezioni da dengue sono aumentate notevolmente, particolarmente in India, che oggi conta uno dei maggiori casi di dengue a livello globale.
Con 4 sierotipi del virus della dengue, in genere i pazienti affetti da questa malattia si dividono in due categorie: quelli che contraggono l’infezione per la prima volta, noti come affetti da infezioni primarie, e quelli che vengono reinfettati dopo una precedente esposizione, noti come affetti da infezioni secondarie.
Tradizionalmente, la convinzione prevalente è stata che solo le infezioni secondarie comportino rischi significativi, portando gran parte della ricerca sullo sviluppo del vaccino e sul trattamento a concentrarsi su questo gruppo.
Ora questa percezione ampiamente diffusa sembra perdere terreno. Il nuovo studio condotto in India e basato su un ampio campionamento ha dimostrato che non solo le infezioni secondarie, ma anche quelle primarie possono essere gravi e mettere a rischio la vita dei pazienti.
Questa scoperta suggerisce la necessità di rivalutare la comprensione della dengue e le strategie impiegate per combatterla.
La dr. Anmol Chandele, autrice dello studio, afferma: “L’infezione da virus della dengue è un enorme problema di salute pubblica. Molti pazienti sviluppano una malattia grave che a volte può essere anche fatale. Tuttavia, gran parte della ricerca in corso sull’intervento vaccinale si basa sulla convinzione, attualmente diffusa a livello globale, che le infezioni primarie di dengue non siano generalmente pericolose e che la malattia grave sia dovuta principalmente a infezioni secondarie di dengue”.
L’autrice prosegue: “Il nostro studio mette in discussione questa convinzione attualmente diffusa e dimostra che le infezioni primarie costituiscono una frazione sostanziale dei casi di malattia grave e dei decessi”.
Strategie vaccinali
Questo risultato ha implicazioni molto importanti per la salute pubblica nel mondo e anche per lo sviluppo e l’implementazione di strategie vaccinali efficaci e sicure per il controllo della dengue ed è molto importante non solo nel contesto indiano, dove il peso della dengue è considerevole, ma anche su scala globale, poiché i virus della dengue continuano a diffondersi in tutto il mondo.
“Lo studio dei colleghi indiani – conclude il dr. Marcello – ci dimostra la necessità di proteggere anche la nostra popolazione fin dal primo incontro con il virus.”
Il programma ICGEB-Emory Vaccine
La Dott.ssa Anmol Chandele è Responsabile dell’ICGEB-Emory Vaccine Program presso l’ICGEB di Nuova Delhi, India, in collaborazione con la “Emory School of Medicine” di Atlanta, GA, USA, l’AIIMS (“All India Institute Of Medical Sciences”) di New Delhi, e la “St. John’s National Academy of Health Sciences” di Bengaluru, India.
Il laboratorio Chandele studia l’immunologia umana delle malattie infettive, la ricerca sui vaccini e la terapia. Il programma ICGEB-Emory Vaccine è una partnership unica nel suo genere, istituita per facilitare le collaborazioni internazionali nella ricerca sui vaccini per affrontare le malattie di importanza pubblica nei Paesi in via di sviluppo.