Italia – Egitto: la famiglia Regeni chiede più impegno nelle indagini sull’assassinio di Giulio
Fiumicello (Ud) – A sei mesi dalla decisione del Governo di rinviare l’ambasciatore d’Italia al Cairo dopo l’omicidio di Giulio Regeni, la famiglia del ricercatore italiano, in una nota diffusa il 13 febbraio e firmata con il loro avvocato, Alessandra Ballerini, parla di “fallimento” della missione a lui affidata che “doveva consentire il raggiungimento della verità processuale su ‘tutto il male del mondo’ inferto su nostro figlio”.
Così prosegue il documento: ”Noi, e con noi tutti quelli che in ogni angolo del mondo hanno a cuore la Verità sul sequestro, le torture e la morte di nostro figlio Giulio, temevamo che questo gesto sarebbe stato interpretato come una resa incondizionata a quel potere che ha annientato Giulio e che occulta impunemente la verità da ormai due anni. Ed in effetti l’ambasciatore Cantini non aveva ancora fatto in tempo ad insediarsi che le autorità egiziane, forti di questa “normalizzazione dei rapporti” provvedevano a oscurare il sito della Ecrf, l’Ong alla quale appartengono i nostri consulenti egiziani; arrestare in aeroporto l’avvocato Ibrahim Metwaly che stava recandosi a Ginevra invitato dall’Onu a riferire sulle sparizioni forzate e sul caso di Giulio (il legale è ancora in carcere, sottoposto a trattamenti inumani e degradanti); disporre una perquisizione ed un tentativo di chiusura della Ecrf”.
E aggiunge: “Crediamo sia necessario un immediato cambio di rotta”, con “l’immediata consegna dei video della metropolitana” e “la concertazione di una strategia investigativa” comune tra Egitto e Italia.
L’ambasciatore italiano al Cairo Giampaolo Cantini nei giorni scorsi era stato ricevuto dal primo ministro egiziano Sherif Ismail. Lo ha reso noto la stessa ambasciata, aggiungendo che si tratta del primo bilaterale tra i due.
Cantini – spiega il comunicato – ha ricordato a Ismail come “la decisione del Governo italiano di ristabilire le relazioni a livello di ambasciatore dello scorso settembre sia volta, parallelamente al rafforzamento dell’intero spettro dei rapporti bilaterali tra Italia ed Egitto, a sostenere sul canale diplomatico la collaborazione giudiziaria in corso per fare piena luce sulla barbara uccisione di Giulio Regeni”.
L’ambasciatore Cantini, “riprendendo le ultime dichiarazioni pubbliche del presidente Al Sisi, ha auspicato l’importanza di addivenire ai “risultati definitivi” menzionati dallo stesso Presidente”, aggiunge la nota, specificando che “in tale quadro, Cantini ha passato in rassegna con Ismail alcune delle principali iniziative di collaborazione tra i due Paesi in vari settori”.