Intesa per Accordo di programma sulla vertenza Wartsila-MSC, salvi tutti i posti di lavoro
Trieste – Giovedì 11 luglio è stata firmata al Ministero delle imprese e del made in Italy l’intesa sindacale preliminare all’Accordo di programma per l’ingresso di Msc. Sono salvi tutti i posti di lavoro.
Al tavolo, accanto alle parti sociali e all’assessore al Lavoro del FVG Alessia Rosolen, era presente il ministro Adolfo Urso con la sottosegretaria Fausta Bergamotto.
“La firma dell’accordo sindacale sulla riconversione del sito industriale Wartsila di Bagnoli della Rosandra ha richiesto una volontà fortissima della Regione e un confronto in cui tutte le parti vanno ringraziate, a partire dai lavoratori che hanno dimostrato un enorme senso di responsabilità nell’arco di mesi complicati”.
Lo hanno affermato gli assessori regionali alle Attività produttive Sergio Emidio Bini e al Lavoro Alessia Rosolen in occasione del tavolo odierno al Ministero delle Imprese e del Made In Italy che ha sancito la sottoscrizione dell’intesa sindacale preliminare alla stipula dell’Accordo di programma fissata per il prossimo 29 luglio.
In base all’intesa, tutti i posti di lavoro vengono salvaguardati con il subentro nel sito industriale triestino di Msc.
Bini, che era in videocollegamento, oltre a ringraziare i lavoratori, la squadra della Direzione attività produttive e il Ministero, ha ricordato che “la Regione è fortemente impegnata nel mantenere e valorizzare la vocazione industriale di tutto il territorio triestino e per questo interverrà concretamente per l’infrastrutturazione ferroviaria, che troverà un primo finanziamento proprio con la manovra di assestamento. L’area giuliana – ha detto Bini – ha una storia industriale importante che non poteva essere cancellata. Il percorso continua, ma questo risultato ci sprona a lavorare insieme per lo sviluppo dell’area”.
Rosolen, che era presente all’incontro nella capitale, ha rilevato che “il 29 luglio si raccoglieranno i frutti di un grande lavoro di tutti. Grazie a Confindustria, che ha tenuto una posizione non scontata, e grazie alle organizzazioni sindacali territoriali, con i quali il confronto è stato nitido di fronte a una prospettiva di sbocco che richiedeva di tenere tutti uniti”.