Interrogazione alla Giunta dopo l’episodio dell’autista dell’autobus positivo al Covid-19 e asintomatico

Udine – “Il caso del conducente di una ditta di trasporti udinese risultato positivo al coronavirus ha scoperchiato una questione centrale riguardo la Fase 2, ossia il controllo su lavoratori a diretto contatto con il pubblico. Il presidente Massimiliano Fedriga copi quello che sta facendo il suo collega Luca Zaia in Veneto ed estenda i tamponi per la diagnosi della Covid-19 a quanti, per lavoro, entrano a contatto con il pubblico. Ne va della sicurezza di tutti”.

Lo chiede in una nota la consigliera regionale del Pd Mariagrazia Santoro, la quale, attraverso un’interrogazione, porterà la vicenda in Aula “per fare luce sull’esistenza di un programma per i test diagnostici che ampli la platea dei soggetti nella Fase 2”.

Il caso dell’autista della SAF di Udine era emerso nei giorni scorsi quando l’uomo si era recato al Pronto Soccorso per un banale incidente ed era risultato positivo al tampone per il Covid-19 a cui era stato sottoposto insieme ad altri esami diagnostici.

“Nei contributi consegnati a Fedriga e alla sua Giunta all’interno di un documento, abbiamo evidenziato che la mappa dei contagiati è essenziale per le misure di contenimento – sottolinea la rappresentante del Pd -. Uno dei massimi infettivologi, Massimo Galli, dell’ospedale Sacco di Milano, ha detto che la pandemia si può vincere a livello territoriale, ma sono ancora svariati i punti di domanda sull’organizzazione e il monitoraggio sanitario nella Fase 2”.

“Ribadiamo quindi, e con ancora più forza, la necessità di ampliare la platea dei soggetti sottoposti ai tamponi – conclude Santoro -. In questo momento, infatti, un errore potrebbe farci ricadere nella fase più critica”.

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