Interporto Pordenone pienamente operativo nonostante l’emergenza virus. Terminal ferroviario in crescita

Pordenone – L’Interporto Centro Ingrosso di Pordenone ha confermato che la struttura interportuale è pienamente attiva con il suo impianto intermodale, le aree di stoccaggio a piazzale e i magazzini logistici.

Le attività si svolgono in accordo con Hupac, il principale gestore di rete nel traffico intermodale europeo che l’anno scorso ha ottenuto il contratto di gestione del terminal ferroviario.

“La nostra area – sottolinea l’amministratore delegato di Interporto Pordenone, Giuseppe Bortolussi – si è dotata da circa un anno dell’infrastruttura sopracitata e dispone anche della Dogana e del circuito doganale. Siamo, inoltre, collegati a poche centinaia di metri all’A4 A28 A23, e possiamo usufruire dei valici di Villa Opicina (vicino a Trieste), Gorizia e Tarvisio, con collegamenti ferroviari con l’Est Europa, la Germania, il Belgio, l’Inghilterra e con i porti e retroporti dell’Italia settentrionale”.

In quest’ultimo periodo legato all’emergenza Coronavirus, nonostante un decremento legato al rallentamento della produzione, si registra una crescita per il terminal ferroviario, vista la crisi derivante dalla chiusura delle frontiere, in particolare Austria e Slovenia. Interporto Pordenone rappresenta il punto di riferimento che all’area mancava per svolgere quelle attività di servizio nell’ambito della dogana e della motorizzazione ed è anche una struttura consortile, con un lavoro di filiera.

L’obiettivo è sempre quello di ridurre il traffico su gomma e incrementare quello su rotaia.

“Bisogna essere fermi una volta per tutte – precisa Bortolussi – e affrontare il tema dei trasporti con l’Europa dell’Est. L’unica strada da seguire è trasportare una quota significativa di trasporto merci, attualmente tutto gomma, in modalità ferro. Il sistema dei camion si è sviluppato in modo selvaggio e ha intasato le nostre autostrade, la Pontebbana eccetera. È necessario compiere un cambio di passo e mutare modalità, facendola diventare anche appannaggio del treno, non solo del camion”.

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