Interporto Pordenone, la visita del viceministro Edoardo Rixi
Pordenone – E’ stata una visita molto apprezzata quella del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi all’Interporto di Pordenone. L’esponente del Governo, accompagnato dal parlamentare Marco Dreosto, si è intrattenuto, nella sede della struttura interportuale, con il presidente Silvano Pascolo, l’ad Alfredo De Paoli, alcuni componenti del cda e il presidente di Confindustria AA Michelangelo Agrusti.
Sono state affrontate molte questioni inerenti alla logistica nel nostro territorio “ed è stata particolarmente apprezzata – sottolinea Pascolo – la conoscenza del viceministro riguardo ai problemi delle infrastrutture della nostra area. Rixi ha dimostrato una approfondita e puntuale competenza, che lascia ben sperare in un coinvolgimento e una attenzione particolare per le ragioni che abbiamo nello sviluppo della nostra realtà”.
Proprio riguardo a Interporto Pordenone, durante l’incontro si è parlato lungamente della stazione elementare, per un programma di investimenti in corso che comprende 6 milioni di euro per i lavori di potenziamento e di sviluppo del terminal intermodale (allungamento asta manovra, fascio binari per la sosta carri ferroviari, ampliamento piazzale intermodale); un milione di euro per i lavori di completamento del Centro servizi e un ulteriore milione per i lavori di adeguamento antincendio del Centro logistico.
Rixi ha voluto comprendere i dettagli dell’operazione e si è premurato di sapere che l’opera avesse il sedime libero su cui inserire la stazione elementare, senza fare ulteriori espropri. Gli è stato risposto che problemi, da questo punto di vista, non ce ne sono, visto che i terreni sono di proprietà dell’Interporto o di Rfi (Rete ferroviaria italiana). Riguardo all’intera struttura Interporto Pordenone “- ha evidenziato De Paoli – questa impiega circa 800 persone, con 82 aziende insediate e un fatturato annuo complessivo stimato in 183 milioni.
Obiettivo finale di questi investimenti di Interporto è promuovere l’integrazione fra la rete ferroviaria, la rete stradale, gli interporti e i porti, condizione necessaria per ottenere la massima sinergia nella logistica del trasporto delle merci in un’ottica di sostenibilità ed in linea con gli obiettivi stabiliti dall’UE: trasferire il 30% del trasporto merci oltre i 300 km su ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050”.
Infine, una raccomandazione giunta dal viceministro ha riguardato la sinergia dei territori perchè un’iniziativa che il ministero si propone è realizzare delle opere compiute che abbiano un inizio e una fine. “Richiedono – ha rilevato -risorse economiche ingenti e se non c’è la completezza delle opere queste risorse restano ingessate.
E’ quindi importante che i territori, e il discorso si è incentrato soprattutto sulla Cimpello-Sequals-Gemona, si uniscano per arrivare al completamento di un’opera così importante per tutto il Fvg, con la Regione in cabina di regia per la pianificazione generale dell’arteria.