Interporto di Trieste, Paolo Privileggio confermato presidente. Società in utile nonostante pandemia
Trieste – L’Assemblea dei Soci di Interporto di Trieste S.p.A. svoltasi mercoledì 19 maggio ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio 2023, confermando Paolo Privileggio Presidente e Amministratore Delegato.
L’Assemblea ha quindi approvato il bilancio d’esercizio 2020 che chiude con un utile di poco superiore ai 40mila euro (in lieve calo rispetto ai 57mila del 2019), con segno positivo nonostante i gravi effetti della pandemia sui commerci. Gli utili sono stati destinati a reinvestimenti.
Sono 332 mila le tonnellate di merci movimentate; 6.746 containers, 4.166 unità intermodali, pari a 18.164 TEU; 328 treni intermodali e general cargo allestiti, per un totale di 4.265 vagoni; valore della produzione vicino agli 8 milioni di Euro.
La movimentazione merci 2019/20, con la messa a regime del nuovo terminal è stata di 780mila tonnellate; era stata di 340mila del biennio 2017/18 e di 230 mila in quello 2015/16. Per quanto riguarda i Teu sia magazzino che intermodale, sono stati 38.600 nel biennio 2019/20 e 24.200 in quello precedente e 4.171 nel 2015/16.
Nell’arco dello stesso periodo di tempo, i dipendenti sono aumentati da 23 agli attuali 39. e posti di lavoro.
Durante la pandemia l’interporto ha continuato a garantire operatività dei servizi interportuali e continuità della circolazione delle merci e dei beni di prima necessità e nonostante il calo dei traffici internazionali e il fortissimo rialzo dei costi delle spedizioni marittime delle merci.
Le collaborazioni internazionali hanno portato, nei primi mesi del 2021, all’ingresso di Duisburger Hafen AG nella compagine sociale e alla nomina di un suo rappresentante nel nuovo Consiglio di Amministrazione.
Dichiarazioni: il presidente di Interporto di Trieste S.p.A. Paolo Privileggio
“La società – sostiene il Presidente Paolo Privileggio – sta valutando ulteriori collaborazioni e sviluppi sia a livello internazionale che a livello di integrazione della piattaforma logistica regionale. A tal fine proseguono sia i lavori di efficientamento del terminal in Punto Franco “FREEeste” di Bagnoli della Rosandra, che le attività finalizzate ad una maggior integrazione della controllata Interporto di Cervignano nei traffici intermodali sia marittimi che continentali”.
Dichiarazioni: il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino
“L’interporto di Trieste è un anello fondamentale di una piattaforma logistico-portuale strategica a livello europeo che ha saputo attrarre un player prestigioso come Duisport – continua il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino – Il prossimo step sarà mettere a sistema le opportunità di sviluppo immobiliare del territorio, l’asse con Cervignano e le potenzialità di FREEeste. Specie in questo momento storico dobbiamo guardare a nuove opportunità di crescita concrete e soprattutto sostenibili per il Fvg”.
Dichiarazioni: la Presidente di Friulia Federica Seganti
“Crediamo molto nell’espansione dei traffici e, più in generale, del business dell’Interporto di Trieste – ha sottolineato la Presidente di Friulia Federica Seganti. “Un progetto che può contare su alcuni elementi fondamentali come la posizione strategica e la tecnologia di cui è dotata l’infrastruttura portuale oltre ai collegamenti intermodali che permettono di creare una rete estesa in tutta Europa. Come azionisti di maggioranza continueremo anche in futuro a scommettere su un sistema che funziona e che oggi può avvalersi anche dell’expertise e della partecipazione di società internazionali leader nel settore”.
Dichiarazioni: Antonio Paoletti presidente della Camera di commercio Venezia Giulia
“La Camera di commercio Venezia Giulia – dichiara il presidente, Antonio Paoletti – ha partecipato all’aumento di capitale dell’Interporto di Trieste credendo nelle sue potenzialità e in quelle di FREEeste. Al contempo ci siamo impegnati sia nel contribuire a dare corpo a una retroportualità estesa che comprendesse anche Sdag – Autoporto Gorizia, finanziandone vari interventi migliorativi e sostenendone il suo ingresso attraverso il Comune di Gorizia nella compagine societaria di Interporto di Trieste, sia nella proposta di un percorso che portasse alla cessione delle aree e delle strutture del Porto di Monfalcone di proprietà dell’Ente camerale, all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale”.