Influenza: muore un uomo ricoverato all’ospedale di Udine. Peggior epidemia dal 2004
Udine – Un uomo di 50 anni è morto in ospedale a Udine il 19 gennaio in seguito a complicanze di una forma di influenza particolarmente aggressiva. L’uomo non soffriva, invece, di gravi patologie pregresse, e non era vaccinato contro l’influenza.
Un altro paziente è ricoverato per patologie analoghe nel reparto di terapia intensiva dello stesso nosocomio. I medici gli stanno praticando la circolazione extracorporea.
Quella di quest’anno, “in termini di diffusione, è la più grave epidemia di influenza stagionale in Italia dal 2004”. Così Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
I dati Influnet parlano di 140 casi gravi di influenza e di 30 morti, “e siamo preoccupati, perché già l’anno scorso abbiamo avuto l’eccesso di mortalità da complicanze da influenza stagionale più alto in Europa insieme alla Gran Bretagna”. Secondo Ricciardi, dunque, “questo potrebbe essere un anno particolarmente grave”.
“Questi – commenta ancora Ricciardi – sono i dati di mortalità per influenza accertati, quelli cioè in cui l’influenza è stata identificata come causa determinante il decesso. A fine stagione avremo i dati sulle morti per le complicanze da influenza, che vengono registrate però come decessi per polmoniti, arresto cardiaco, ecc. E si stima siano diverse migliaia”.
Ricciardi precisa infine che “normalmente le morti si registrano nelle fasce più fragili come i malati cronici o di età avanzata, però ultimamente abbiamo avuto anche casi fra persone più giovani. E c’è stata una donna gravida con influenza grave che è finita in terapia intensiva. Anche per questo le donne incinte dovrebbero eseguire la vaccinazione”.
Tra i consigli per ridurre i rischi, oltre alla vaccinazione, c’è quello di stare a casa, sia per evitare l’aggravarsi della malattia sia per non contagiare altre persone.